Congedo parentale, scatta l’«abuso» se c’è intenzionalità di pregiudicare gli interessi altrui
Non può integrarsi quando la finalità della condotta tenuta dal dipendente durante il congedo sia stata quella di obbedire ad altri valori impellenti di solidarietà familiare
Si configura l’«abuso» nell’utilizzo del congedo parentale, tale da far scattare licenziamento per giusta causa, quando sussiste sul piano soggettivo l’elemento intenzionale di pregiudicare gli interessi altrui.
Pertanto, è illegittima la massima sanzione disciplinare erogata al dipendente che, per un brevissimo lasso temporale durante il congedo parentale, abbia lasciato il figlio per occuparsi della madre malata, stante la situazione di fatto particolare e urgente.
Si può così sintetizzare la decisione...