Formazione, sperimentazione e territorio: dalla Fondazione Borghi nel 2025 un nuovo modo di «entrare» nei Comuni
La Fondazione Antonino Borghi ha offerto nel 2025 una programmazione formativa che ha segnato un cambio di passo. Accanto ai tradizionali seminari di base, quelli di inizio anno e quelli autunnali, ereditati da ANCREL e divenuti ormai il perimetro naturale dell’aggiornamento per revisori e dipendenti degli enti locali, la Fondazione ha riservato uno spazio importante introducendo nell’offerta formativa alcune sperimentazioni innovative. L’obiettivo iniziale era quello di riuscire a rimodulare il modo in cui si trasferisce conoscenza, mantenendo fermi gli obiettivi storici dell’ANCREL: aggiornamento costante, strumenti operativi chiari, formazione che anticipa criticità e previene errori.
Le PILLOLE: un’ora per evitare rilievi
Tra le novità più apprezzate, le PILLOLE: brevi moduli formativi da un’ora in cui un esperto entra subito nel cuore delle novità normative più complesse, spiegando cosa cambia e come adeguare controlli, verbali e check list.
Abbiamo pensato al titolo “le pillole” utilizzando una metafora farmacologica che non è casuale perché hanno l’obiettivo di migliore la preparazione come i farmaci, che presi su prescrizione medica migliorano il benessere della persona. Infatti, tali interventi sono pensati come veri “salvavita”, e possono essere fruiti in maniera gratuita dagli associati ANCREL: sono ancora disponibili, all’evenienza sul sito della Fondazione, la loro utilità è appunto quella di prevenire disattenzioni che potrebbero trasformarsi in richiami o rilievi della Corte dei conti.
ENTRIAMO IN COMUNE: la formazione dentro il Palazzo
La sperimentazione più ambiziosa, però, è un’altra: ENTRIAMO IN COMUNE, format che porta i revisori dentro il Palazzo Municipale, per comprenderne dall’interno funzioni, dinamiche, responsabilità e criticità operative. Conoscere la struttura e il funzionamento dell’ente locale dall’interno del Palazzo Municipale ha l’obiettivo di agevolare la presenza negli uffici e servizi del revisore, in particolare quello al primo incarico. Una modalità necessaria per colmare una distanza reale: spesso, nei tre anni di incarico, il revisore finisce per rapportarsi quasi esclusivamente con il Servizio finanziario mentre con il segretario comunale si ha occasione di confronto soprattutto per il parere sulla contrattazione decentrata. Al tempo stesso invece l’OIV resta un collega sconosciuto così come i responsabili dei servizi. Abbiamo progettato una prima sperimentazione articolata su due giornate, che in 10 ore ha visto la presentazione dell’amministrazione da parte del sindaco, la relazione del segretario comunale su come funziona il Comune: Chi fa? Che cosa? Quando? Dove? Perché? Come si può lavorare alla ricerca del miglioramento continuo coinvolgendo i responsabili della gestione che hanno spiegato quali fasi portano alla stesura di atti amministrativi, alle proposte di deliberazioni da presentare alla giunta e al consiglio comunale, sulle quali il revisore deve stendere il suo parere o la sua relazione.
Per la prima sperimentazione, la Fondazione ha scelto il Comune di Cartura, 4.552 abitanti nella Bassa Padovana: un ente selezionato non a caso. Cartura ha un sindaco donna tornata alla guida del Comune dopo vent’anni, capace di offrire un confronto tra passato e presente amministrativo. Ha una segretaria comunale con un’esperienza trasversale, dal finanziario ai tributi, dalle opere pubbliche al sociale e un Ragioniere capo in grado di illustrare con chiarezza il bilancio di previsione 2026-2028, approvato dalla Giunta già il 20 novembre. Nelle due giornate è stata evidenziata la coerenza del piano triennale LLPP e acquisti di beni e servizi con bilancio di previsione, la necessità del cronoprogramma delle opere, la costruzione del Fpv, del Fcde, le reimputazioni EE/SS, il riaccertamento ordinario residui, eccetera.
Due giornate, dieci ore complessive, durante le quali il revisore senior e quello junior hanno sottolineato compiti e responsabilità partendo dalle prime attività da svolgere all’atto della nomina, hanno illustrato materiale/slide di supporto, dato consigli e indicazioni su come raccogliere il materiale delle verifiche, come utilizzare le check list da allegare ai verbali. Un approfondimento specifico ha riguardato il monitoraggio del caricamento su Regis dei pagamenti dei progetti finanziati dal Pnrr, perché entro il 30 giugno 2026 tutto deve essere inviato al ministero competente.
Partecipazione alta e risultati immediati
I quindici partecipanti hanno apprezzato molto la possibilità di partecipare attivamente all’esposizione molto diversa, sia teorica che pratica, del Tuel, del bilancio tecnico, del calcolo degli equilibri di bilancio eccetera. A conclusione delle due giornate, la Fondazione Borghi ha consegnato al Sindaco una targa simbolica come riconoscimento della prima sperimentazione nazionale di ENTRIAMO IN COMUNE.
Nei giorni successivi i partecipanti hanno restituito il questionario di gradimento con giudizi più che positivi, hanno a loro volta dato consigli per programmare più giornate in presenza. Il commento forse più significativo è arrivato da un revisore al primo incarico affermando, dopo questa esperienza, di essere riuscito per la prima volta a entrare nel Comune con spirito costruttivo e senza timori.
Un segno che la strada intrapresa dalla Fondazione Antonino Borghi, fatta di strumenti agili, esperienze immersive e formazione vicina alla pratica, sta già producendo risultati concreti. Risultati che sono evidenziati nel rinnovato sito della Fondazione raggiungibile al seguente link https://www.fondazioneborghi.it/it/
(*) Presidente della Fondazione A. Borghi



