I giudizi della commissione di concorso sono ampiamente discrezionali, a nulla vale il parere pro veritate
La valutazione non può essere contestata nemmeno con una perizia di parte
Le commissione di concorso gode di un’ampia discrezionalità tecnica e il relativo giudizio non può essere contestato nemmeno con una perizia di parte e/o un parere pro veritate. Lo affermano il Tar Lazio con la sentenza n. 16734/2025 e Tar il Sicilia con la n. 2107/2025.
La discrezionalità tecnica
Una concorrente ha chiesto l’annullamento del provvedimento con cui è stata dichiarata non idonea alla prova scritta di un concorso pubblico, lamentando l’ambiguità di alcuni quesiti. Nel dichiarare...
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