Fondo opere indifferibili caro materiali, entro il 29 giugno la conferma della procedura semplificata per il secondo semestre 2023
Progetti Pnrr medie opere, rigenerazione e piani urbani integrati di competenza del Viminale affidati nel secondo semestre 2023
Partito il countdown di venti giorni fissato per ottenere il contributo del Fondo opere indifferibili a fronte del caro materiali, associato agli affidamenti del secondo semestre 2023, per i progetti Pnrr medie opere, rigenerazione urbana e piani urbani integrati di competenza del ministero dell'Interno. Con il comunicato del 9 giugno, il Viminale ha infatti reso noto l'avvio della procedura che coinvolge 5.070 Cup, potenzialmente beneficiari del contributo.
L'articolo 1, comma 370, della legge n. 197 del 2022, per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, registrati a seguito dell'aggiornamento dei prezzari regionali (articolo 23, comma 16, terzo periodo, del codice dei contratti pubblici), ha previsto per l'anno 2023, a valere sulle risorse del Fondo per l'avvio di opere indifferibili, un contributo aggiuntivo pari al 10 per cento dell'importo già finanziato.
Alla preassegnazione relativa al secondo semestre possono accedere gli enti locali (si fa riferimento alla definizione del Tuel) attuatori che avvieranno le procedure di affidamento delle opere pubbliche dal 1° luglio al 31 dicembre 2023.
Per il ministero dell'Interno, rientrano in tale procedura i seguenti tre interventi Pnrr:
• M2C4 I2.2 Medie opere: contributo ex articolo 1 comma 139 ss. L. 145/2018 (decreti di assegnazione del 23/02/2021, dell'08/11/2021 e del 28/03/2023);
• M5C2 I2.1 Rigenerazione urbana: contributo ex articolo 1 comma 42 ss. Legge n.160/2019 (decreto di assegnazione del 30/12/2021);
• M5C2 I2.2 Piani urbani integrati: contributo ex articolo 21 decreto-legge n. 152/2021 (decreto di assegnazione del 22/04/2022 e successive modifiche).
Sul sito della Direzione Centrale Finanza Locale, in allegato al comunicato, il Viminale ha pubblicato tre distinti elenchi, indicanti gli enti potenzialmente beneficiari del contributo che, accedendo alla piattaforma Regis, devono confermare l'interesse alla preassegnazione. La mancata conferma tramite il sistema Regis, del 10 per cento ulteriore pre-assegnato, entro il termine di 20 giorni dalla pubblicazione del comunicato nel sito del ministero dell'Interno (9 giugno 2023), comporta la rinuncia automatica alla preassegnazione. In quest'ultimo caso, l'ente locale avrà comunque la possibilità di accedere alla procedura ordinaria di cui ai commi 375 e seguenti della legge 197/2022.
L'assegnazione definitiva del contributo sarà formalizzata con decreto del Ragioniere generale dello Stato per i soli enti che, entro il termine, avranno provveduto a confermare l'interesse al contributo attraverso le modalità sopra indicate. Tale decreto costituirà titolo per l'accertamento delle risorse a bilancio.