Tfs e Tfr dei dipendenti pubblici, le variazioni potrebbero determinare una riliquidazione
Le indicazioni dell’istituto di previdenza sui nuovi passaggi procedurali nella circolare 125/2022
Dal 1° gennaio 2023 l'utilizzo degli strumenti digitali di scambio tra le amministrazioni pubbliche e l'Inps diventerà esclusivo per la gestione e liquidazione sia del trattamento di fine servizio, sia per il trattamento di fine rapporto spettante ai lavoratori.
Lo ha comunicato l'Inps con la circolare 125/2022, inquadrando la novità nell'ambito della trasformazione digitale della pubblica amministrazione attualmente in corso.Rimane invece invariata la modalità di invio dei dati giuridico-economici necessari alla liquidazione del Tfr per i rapporti di lavoro a tempo determinato del comparto scuola attraverso il flusso telematico a ciò predisposto.
Per poter operare con il nuovo sistema di scambio telematico dei dati, le amministrazioni devono essere abilitate ad accedere attraverso il sito istituzionale dell'Inps sia alla procedura nuova passweb, sia alla procedura di comunicazione di cessazione Tfs.La circolare spiega in modo analitico i diversi passaggi procedurali cui sono tenute le singole amministrazioni pubbliche, passaggi così riassumibili:
- verifica della completezza e correttezza della posizione assicurativa ai fini Tfs;
- inserimento dell’ultimo miglio Tfs, utilizzando lo strumento "nuova passweb";
- comunicazione di cessazione del Tfs.
Le variazioni dei dati presenti su posizione assicurativa, sull'ultimo miglio Tfs e sulla comunicazione di cessazione Tfs potrebbero dare origine a un ricalcolo del valore del Tfs e a una conseguente riliquidazione.