A24-A25, fine dell'era Toto: il Cdm revoca la concessione a Strada dei Parchi Spa
Risoluzione (con decreto legge) per grave inadempimento. Subentro immediato di Anas (fino al 2023), verifica di Ansfisa sulla sicurezza, tariffe invariate
(Articolo aggiornato l'8 luglio dopo la pubblicazione del Dl in Gazzetta)
Dopo la decisione del Cipess dello scorso 5 maggio la revoca della concessione era solo questione di tempo. E alla fine è arrivata, decisa dal consiglio dei ministri del 7 luglio. I rapporti tra il governo e Strada dei Parchi Spa, concessionario delle tratte autostradali A24-A25 erano ormai più che logorati, erano diventati apertamente conflittuali. La lista delle contestazioni del Mims al concessionario era lunga, come lungo - oltre che sterile - è stato il defatigante confronto sul rinnovo del piano economico e finanziario del concessionario, con la sistematica di bocciatura da parte di Mims e Anas delle varie proposte presentate.
L'epilogo - normativo, ma forse non legale-giudiziario - si è materializzato nel decreto legge approvato nella seduta pomeridiana del consiglio dei ministri. Il provvedimento, seguito all'informativa sulla gestione del rapporto concessorio dell'Autostrada A24/A25 presentata dal titolare delle Infrastrutture Enrico Giovannini, «dà efficacia immediata alla risoluzione della convenzione del 18 novembre 2009, sottoscritta tra Anas Spa e Strada dei Parchi Spa». «Il provvedimento - spiega il ministero - tiene conto degli esiti della procedura per grave inadempimento, attivata a dicembre 2021 dalla Direzione generale del Mims, in considerazione delle molteplici criticità riscontrate nella gestione dell'autostrada, compreso l'inadeguato stato di manutenzione».
Il medesimo decreto legge dispone l'immediato subentro dell'Anas nella gestione delle tratte autostradali Roma-L'Aquila-Teramo e diramazione Torano-Pescara. La società del gruppo Ferrovie «per assicurare la continuità dell'esercizio autostradale, potrà avvalersi di tutte le risorse umane e strumentali attualmente impiegate, tra cui il personale di esazione, quello impiegato direttamente nelle attività operative e le attrezzature, automezzi e macchinari necessari ad assicurare il servizio». Un monitoraggio dell'infrastruttura sotto il profilo della sicurezza sarà realizzato dall'Ansfisa attraverso «un piano di ispezioni per verificare le condizioni sicurezza dell'intera infrastruttura autostradale». «Per gli utenti - assicura il Mims - è esclusa ogni ulteriore variazione delle tariffe, che rimangono invariate per il futuro rispetto a quelle del 2017». Infine il decreto legge «contempla misure per la regolazione dei rapporti con il concessionario decaduto in relazione all'indennizzo spettante in base alla normativa vigente, fatto salvo il diritto al di risarcimento dei danni a favore del Mims».
Immediata la reazione del concessionario, che respinge ogni addebito sulle inadempienze contestate e promette battaglia, ribaltando ogni accusa sul concedente, colpevole - secondo la Spa - di aver bocciato sistematicamente tutte le «18 diverse proposte sviluppate». Peraltro, la società, nella decreto legge, e fino a «non oltre la data del 31 dicembre 2023», con il compito di realizzare interventi di manutenzione e nuovi investimenti.