Ance Venezia, nuova vita per il soffitto dipinto da Tiepolo e Bambini a Palazzo Sandi
È stato inaugurato oggi all'interno del salone del piano nobile di Palazzo Sandi, sede storica della Associazione costruttori edili di Venezia, il lavoro di recupero artistico-architettonico della sala e dell'affresco di Giambattista Tiepolo e del fregio di Nicolò Bambini.
Nell'ambito delle iniziative per il 75° anniversario della sua fondazione, l'Associazione dei costruttori edili di Venezia ha intrapreso un intervento di restauro dei gioielli della propria sede di Palazzo Sandi a Venezia. L'opera ha coinvolto in particolare il salone del piano nobile che ospita il prestigioso affresco di Giambattista Tiepolo e il fregio monocromo di Nicolò Bambini.
«Per noi costruttori edili - sottolinea il presidente Giovanni Salmistrari - incontrarci periodicamente nella sala del Consiglio e alzare gli occhi verso il soffitto costituisce da sempre una fortuna e un privilegio. Disporre di un patrimonio artistico come le due opere "Il trionfo dell'eloquenza" del Tiepolo e "L'umanità primitiva" del Bambini è altresì una responsabilità. Conservarlo e garantirne le qualità estetiche e tecniche è stato sempre il nostro impegno. Così, in occasione di un anniversario come il 75° dalla nascita di Ance Venezia, il Consiglio ha ritenuto doveroso investire per riportare all'originale bellezza un'opera forse meno conosciuta ma egualmente preziosa come il nostro affresco. Chi da sempre ama e lavora prestando grande attenzione ai dettagli e alla qualità di opere che oltre che funzionali debbono anche rispondere a canoni estetici, non può che essere estremamente orgoglioso di riportare a nuova vita e mettere a disposizione di tutti un patrimonio come quello che custodiamo».
Il restauro si è svolto in due fasi. La prima dedicata al fregio che circonda l'affresco; la seconda invece al recupero dell'affresco vero e proprio con l'obiettivo di intervenire riportando l'opera alla sua qualità originaria. L'affresco, infatti è stato nel corso del tempo oggetto di diversi interventi di restauro, oggetto di teorie diverse, con tecniche e tecnologie differenti, che hanno contribuito a modificarne l'aspetto e i colori originali. L'attuale restauro invece si caratterizza proprio per voler restituire al dipinto quelle caratteristiche cromatiche, di stile proprie del Tiepolo. Questo approccio ha consentito così di riportare a vista particolari che erano stati ricoperti e cancellati. Tra questi una figurina di un personaggio in abiti settecenteschi: probabilmente il committente. Un elemento ricorrente nelle opere del Tiepolo questo di inserire nel dipinto un'immagine della persona che ha reso possibile la realizzazione dell'opera.
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