Urbanistica

Mercato residenziale, il toro è tornato: 41.700 compravendite in più nel II trimestre 2021 rispetto al periodo pre-Covid

Mercato trainato dai piccoli centri. Alla ricerca di case più grandi. Banche: 13,6 miliardi di debiti per mutui

di Massimo Frontera

Nel secondo trimestre del 2021, il mercato immobiliare delle residenze conferma e rafforza i segnali di ripresa già registrati nel primo trimestre di quest'anno. La parola che meglio sintetizza i numeri contenuti nell'ultimo piccoli centri, dove le compravendite sono state quest'anno 138.175 (+81,6% sul 2020 e + 31,3% sul 2020), contro le 63.318 abitazioni scambiate nei capoluoghi (+57% nel 2020 e + 16,1% nei capoluoghi).



Buon bottino per le banche
La ripresa si traduce in una boccata d'ossigeno anche per le banche. Gli acquisti con mutuo sono stati oltre 100mila (100.636), pari a +62,7% rispetto al 2020 (61.856) e a +32,3% sul 2019 (76.066 atti). Tutto questo si è tradotto in un incremento notevole del capitale di debito contratto dalle persone fisiche, pari a 13,6 miliardi di euro nel II trimestre di quest'anno, «oltre 5 miliardi in più del secondo trimestre del 2020 e quasi 4 miliardi in più se raffrontato con lo stesso dato del 2019».

Abitazioni più grandi
Un dato interessante - anche alla luce degli orientamenti del mercato post-Covid - è quello che emerge dall'analisi delle compravendite segmentate per classi dimensionali dell'abitazione. Il confronto tendenziale più significativo - quello tra il II trimestre 2019 e il II trimestre 2021 nelle principali città - segnala una significativa preferenza per le case di maggiore superficie. Emerge che il dato medio della superficie delle abitazioni compravendute, che nel II trimestre 2021 è pari a 107,8 mq, risulta in flessione di 0,3 mq rispetto al secondo trimestre 2020, ma in crescita di 1,8 mq rispetto al II trimestre 2019. Sempre confrontando i trimestri del 2021 e del 2019, «si rileva una crescita più ampia per le abitazioni nella classe di taglio dimensionale più grande, oltre 145 mq; per quest'ultima classe si rilevano i picchi dei rialzi nell'aree del Nord. Seguono, nel confronto con il 2019, la crescita di compravendite delle unità di taglio medio-grande, da 115 mq fino a 145mq. Il taglio dimensionale più piccolo, seppur in crescita di oltre il 20%, presenta il tasso di variazione minore».

L'andamento delle compravendite nelle grandi città (fonte: Agenzia delle Entrate)

Le grandi città
Venendo alle otto principali città, che nel trimestre considerato sommano quasi 32mila compravendite (31.939), la crescita è ovviamente molto netta rispetto al 2020 (+54,6%) ma resta ben al di sotto della media Italia rispetto al 2019 (+13,9%). Sull'arco dei due anni, la città che in proporzione è cresciuta di più è Genova (32,7%) mentre Bologna è rimasta praticamente ferma (+2,0%). Rispetto invece al II trimestre 2020, le città più dinamiche sono due aree metropolitane del Mezzogiorno: Palermo (+70,3%) e Napoli (+67,1%). In valori assoluti la Capitale rafforza il suo primato, con 10.480 compravendite, seguita da Milano (7.627) e - più staccata - Torino (4.163).

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