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Per i listini immobiliari delle residenze incremento medio del 5,2% in un anno, ma è boom per il nuovo (+12%)

Le rilevazioni Istat relative al II trimestre 2022. Rispetto al trimestre precedente, l'incremento è stato del 2,3%

di Massimo Frontera

Nel secondo trimestre di quest'anno i prezzi delle abitazioni mettono a segno un incremento significativo; ma, soprattutto, torna allargarsi come mai successo fino ad ora, la forbice dei prezzi tra le case di nuova costruzione e quelle usate. I numeri sono quelli dell'Istat e confermano, anche sul fronte dei prezzi, la vivacità del mercato che il 15 settembre l'Agenzia delle Entrate aveva rilevato analizzando la dinamica delle compravendite.

Nel II trimestre, secondo l'Istat, l'incremento medio delle abitazioni, è cresciuto del 2,3% rispetto al trimestre precedente e del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno prima. In particolare, l'incremento tendenziale è nettamente più elevato di quello registrato nel trimestre precedente, pari a +4,5 per cento. Ma il dato più significativo è appunto l'incremento che riguarda le nuove costruzioni (che nel paniere Istat ha un peso molto inferiore rispetto a quello delle abitazione esistenti), che mette a segno un balzo del 12,1% misurato sull'arco di un anno, in forte accelerazione rispetto all'incremento, pure apprezzabile, di +5 per cento. Sempre su base tendenziale, l'incremento dei prezzi delle abitazioni esistenti è stato invece pari a +3,8% (era stato di +4,4% nel primo trimestre). Il balzo messo a segno di listini delle case di nuova costruzione è significativo anche a livello congiunturale, con un +6,8% rispetto al trimestre precedente, mentre per le case usate l'incremento è stato di appena l'1,4 per cento.

Il fenomeno è ben sottolineato dell'Istat. «Nel secondo trimestre del 2022 - segnala l'istituto di statistica - si conferma e accelera la crescita tendenziale dei prezzi delle abitazioni in atto ormai da tre anni, con quelli delle abitazioni nuove che registrano il tasso di crescita più alto da quando è disponibile la serie storica dell'IPAB (+12,1%)». «In attesa dei dati del terzo trimestre - aggiunge la nota pubblicata lunedì 19 settembre - questa dinamica dei prezzi, insieme con la rinnovata vivacità dei volumi compravenduti (+8,6%), mostra un mercato immobiliare residenziale ancora in espansione tra aprile e giugno di quest'anno, nonostante le tensioni internazionali e le difficoltà derivanti dall'elevata inflazione».

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