Regioni

«Siti orfani», definiti i criteri per attuare il piano bonifiche da 500 milioni finanziato dal Pnrr

Pubblicato il decreto Mite. La parola passa alle Regioni per la scelta degli interventi a valere sulla lista definita a novembre scorso

di Massimo Frontera

Il Mite ha definito - con decreto direttoriale appena pubblicato sul sito - i criteri per gli interventi di bonifica dei cosiddetti "siti orfani". La parola passa ora alle Regioni per la candidatura degli interventi a valere sui 500 milioni di euro del Pnrr, previsti dall'apposita misura M2C4 3.4. Tra i criteri indicati nel decreto pubblicato dal ministero per la transizione ecologica, c'è l'obiettivo di riqualificare almeno il 70% della superficie di suolo interessata dagli interventi che saranno proposti per il finanziamento. Non può mancare poi quello che è ormai diventato un "mantra" ricorrente, cioè il principio del do not significant harm, fatto proprio dal Pnrr. Il finanziamento con i soldi del Pnrr impone ovviamente anche il termine del 31 marzo 2026 per il raggiungimento degli obiettivi.

Come è noto, c'è già un lungo elenco di siti orfani censiti nelle varie regioni. Una lista molto assortita, approvata con un decreto Mite nel novembre scorso, in cui c'è un po' di tutto, sia tipologicamente (discariche, siti industriali dismessi, siti ex militari), sia dimensionalmente: si va dai 150 mq dell'Area produttiva polifunzionale "Gold" di Reggio Emilia fino agli 2,11 milioni di metri quadrati delle Aree del Biviere a Gela. La lista è quella approvata con il decreto Mite del 22 novembre scorso.

Dopo i criteri definiti dal Mite il prossimo passo consiste in una redazione di uno specifico Piano d'azione, da approvare entro il 31 dicembre 2022, che nell'ambito dell'elenco dei siti individui gli specifici progetti da finanziare secondo un criterio di riparto tra le singole Regioni. Seguiranno specifici accordi di programma con le singole regioni volti a definire il cronoprogramma degli interventi e le modalità di monitoraggio e rendicontazione. In allegato al decreto Mite di febbraio, c'è anche una check list per la verifica periodica degli adempimenti delle Regioni rispetto agli obiettivi della misura finanziata con i fondi Pnrr.

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