Imprese

Ferrovie, Ferraris: su adeguamento prezzi andare incontro a filiera oppure le opere non partono

Nel piano industriale 2021-2031 del gruppo 190 miliardi di investimenti. Più sinergia con Anas e integrazione con Italferr

di Massimo Frontera

Sul ciclopico programma di nuove infrastrutture ferroviarie che Rfi è chiamato a realizzare l'amministratore delegato del Gruppo, Luigi Ferraris riconosce la necessità di «andare incontro alla filiera altrimenti opere non partono». Il messaggio di disponibilità - dopo l'ultima clamorosa iniziativa dei costruttori, che hanno chiesto a Rfi di slide mostrate da Ferraris indicano una crescita di fatturato prevista in 18,1 miliardi nel 2025 e in 22,5 miliardi nel 2031, con un tasso di crescita media del 6,3%. Analogamente, rispetto all'Ebitda di 1,9 miliardi riferiti al bilancio 2021, il grafico Fs indica 2,6 miliardi attesi nel 2025 e 3,9 miliardi nel 2031, con un incremento medio pari esattamente al 7,5 per cento. «Il piano è ambizioso ma realizzabile», ha sintetizzato Ferraris, annunciando inoltre il potenziamento dell'attività estera del gruppo: «Prevediamo di aumentare i nostri volumi in Europa e nel mondo da 1,8 miliardi del 2018 a 5 miliardi nel 2031», ha detto.

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