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Costruzioni e criminalità, nell'edilizia ingerenze record di 'ndrangheta e camorra

Il rapporto Interno-Eurispes sulle interditive antimafia emesse in Italia nel periodo 2016-2021

di Massimo Frontera

La 'Ndrangheta e la Camorra sono le organizzazioni criminali maggiormente interessate all'edilizia. Lo dice il rapporto Interno-Eurispes, nato dalla collaborazione tra la direzione centrale della Polizia criminale del dipartimento della Pubblica sicurezza e l'Istituto di studi politici economici e sociali. Il rapporto - appena pubblicato sul sito del ministero dell'Interno - segue un unico criterio: contare il numero delle interdittive antimafia emesse dalle prefetture di tutta Italia nel periodo che va dal 2016 al settembre 2021 che operano nell'edilizia in base alla classificazione Ateco. In questo modo l'articolata mappa degli interessi criminali nei confronti dei cantieri si disegna da sola, per così dire.

Rapporto Interno-Eurispes sulle interdittive antimafia nell'edilizia - Numero di interdittive, per anno e per settore di attività



Dalla disaggregazione delle informazioni - per area geografica, settore di intervento, tipo di associazione mafiosa, variazioni societarie (elementi potenzialmente sintomatici di aggressioni o gestioni criminali) - il quadro emerge con una notevole ricchezza di dettagli e di sfumature. Ma suggerisce anche l'idea che l'indice preso a riferimento - cioè il numero di interdittive - sia una pallida rappresentazione di una realtà molto più ramificata e robusta. Non si può dire che questo quadro sia sorprendente, ma il corredo di informazioni è un contributo alla conoscenza del fenomeno. Il dato da cui partire è che le regioni del Mezzogiorno sono quelle con la maggiore presenza del fenomeno. Il dato non è a prima vista particolarmente sorprendente; tuttavia la sorprende un po' che nelle aree del paese più floride economicamente il fenomeno non sia altrettanto presente. Nel Sud Italia si è sempre registrato, per ogni anno considerato, il più alto numero di informazioni antimafia di natura interdittiva, con picchi nel 2018 (111 interdittive) e nel 2020 (103). Nel Nord Italia il picco massimo è stato raggiunto nel 2018 (46) e negli ultimi due anni l'andamento è in diminuzione. Nel Centro Italia il rapporto evidenzia, invece, una minima variazione nel trend, con picco nell'anno 2017 (19) e una flessione costante negli anni successivi fino al dato del 2021 (6). Il rapporto offre la possibilità di capire che succede in ciascuno dei tre segmenti nel quale viene suddiviso il comparto edilizio.

Rapporto Interno-Eurispes sulle interdittive antimafia nell'edilizia - Numero di interdittive, per aree geografica

Il dato più evidente è l'impennata di interdittive che hanno riguardato il segmento della costruzione di edifici: si è passati dalle 70 del 2016 alle 158 nel 2020, fino ad arrivare alle 137 di settembre 2021 (il rapporto aggiunge che le attività di costruzione di edifici rappresentano anche il settore più colpito da informative antimafia). Anche i lavori "costruzione specializzati" mostrano un aumento delle interdittive, anche se in modo più altalenante nel tempo: erano 19 nel 2016, sono 29 nel 2021. Allo stesso modo, le interdittive riscontrate nel settore dell'ingegneria civile passano dalle 40 di sei anni fa alle 58 del 2021.

Per venire alla "titolarità" delle interessenze, il documento segnala che «per tutti gli anni e per tutto il macro settore edilizio, la 'Ndrangheta è la consorteria mafiosa maggiormente coinvolta nei tentativi di infiltrazione mafiosa nel tessuto produttivo delle imprese». Fenomeno che ha visto dei picchi nel 2020 e nel 2021, con 66 interdittive in entrambi i casi. Al secondo posto c'è la Camorra, che mostra un picco del dato di interdittive nel 2018. Seguono Cosa Nostra, con il dato più alto nel 2016 (20) e la Sacra Corona Unita, con punta nel 2021 (8).

Rapporto Interno-Eurispes sulle interdittive antimafia nell'edilizia - Numero di interdittive, per tipo di associazione criminale

L'ultimo elemento offerto alla riflessione del lettore è il numero di variazioni societarie delle imprese, misurate sull'intero comparto Ateco dell'edilizia, anche in questo caso, suddiviso per anno e per segmento di attività. Le variazioni societarie - in particolare alcune come il turnover delle cariche associative e delle partecipazioni e i trasferimenti di quote e di aziende - vengono cosiderate dalle forze dell'ordine «"spia" di eventuali ingerenze criminali, volte proprio ad eludere i controlli antimafia». Il rapporto conclude che c'è sempre una stretta relazione tra due valori - interdittive e variazioni societarie, in particolare nel settore della costruzione di edifici e ancora più in particolare nelle variazioni societarie che riguardano il turnover delle cariche sociali. «Nell'ambito della costruzione di edifici, il turn-over delle cariche ha rappresentato la variazione maggiormente significativa - si legge nel rapporto - mantenendosi costante per tutto il periodo di osservazione». Nella presentazione del rapporto che si legge sul sito del ministero dell'Interno si aggiungono delle considerazioni che riguardano il futuro: «dall'analisi complessiva del fenomeno, in un momento di massima esposizione del comparto delle costruzioni dovuto ai flussi economici legati ai fondi messi a disposizione dal Pnrr, appare importante continuare a monitorare il fenomeno di infiltrazione criminale nel comparto».

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