Appalti, al Sud tempi più lunghi del 21-22% rispetto al Nord
Con i ritardi nelle opere a rischio l'obiettivo Pnrr della coesione territoriale
La latitudine si rivela una variabile determinante anche per la durata degli appalti italiani. In un quadro che ancora una volta condanna le regioni meridionali, dove la realizzazione delle opere pubbliche impiega in media un tempo superiore del 22% di quella registrata a Nordovest e del 21% quando il paragone è fatto con il Nordest. La conferma del ruolo cruciale della geografia arriva dal confronto con le regioni del Centro; in questo caso la durata extra delle opere meridionali si riduce al 6 per cento. I dati arrivano dalla documento presentato dalla presidente dell'Upb Lilia Cavallari. Perché in alcuni casi i progetti elaborati dai territori meridionali si tengono lontani dal livello di risorse disponibili, come accaduto nel bando per l'economia circolare e in quello degli asili nido, oggetto di una proroga doppia per provare a raggiungere il plafond. Ma anche quando il bacino dei fondi viene riempito l'integrazione fra l'obiettivo territoriale e i bisogni specifici dei singoli enti non è semplice, con il rischio per esempio di assegnare i fondi per gli asili ai Comuni che si trovano in una Regione in difficoltà ma hanno comunque un'offerta di partenza maggiore rispetto a molti loro vicini. Le contromisure poggiano prima di tutto sulla definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni, finalmente avviata dalla legge di bilancio, e dal rafforzamento amministrativo. Ma è un percorso appena iniziato.