A Genova conto alla rovescia per la rinascita dello storico Hennebique
Dopo 50 anni, l'ex silos portuale ospiterà un albergo, ristoranti, uffici, negozi e una stazione crocieristica
Tornerà al servizio di Genova, dopo mezzo secolo di abbandono, ma con un'altra funzione. Il grande edificio Hennebique al porto di Genova che ospitava l'ex silos del grano, sarà riconvertito a funzioni ricettive e terziarie, negozi, ristoranti e servizi dedicati all'attività crocieristica. In occasione dell'avvio del cantiere è stato presentato pubblicamente il progetto di recupero, alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Genova, Marco Bucci, e del presidente della liguria, Pierluigi Toti. L'intervento è realizzato da Vitali Spa che avrà anche la gestione per 90 anni. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con la società di progettazione Starching.
L'obiettivo è fare di questo edificio storico - il primo edificio in Italia a essere costruito, a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, utilizzando il brevetto del calcestruzzo armato a vista di Francois Hennebique - un polo crocieristico e turistico-ricreativo che valorizzi il waterfront genovese e sia un polo di attrazione per turisti, crocieristi e residenti. «Il piano per la riqualificazione di uno spazio così strategico per la città come quello dell'ex silos di Hennebique è stato uno dei primi impegni che mi ero preso con la città, ancora prima di diventare sindaco - ha detto Marco Bucci - . In questi anni, insieme a Sistema di Autorità Portuale e Regione Liguria, abbiamo lavorato duro perché si potesse arrivare a dare una nuova vita ad uno spazio di elevate dimensioni, che rappresenta un pezzo di storia del lavoro della città ed in particolare del suo porto».
«Siamo orgogliosi di essere protagonisti di questo importante progetto per la città di Genova. Un piano ambizioso - ha detto Cristian Vitali, l'ad dell'impresa che sta gestendo il cantiere - che porterà lustro a Genova, proiettandola automaticamente verso una nuova dimensione di città evoluta e innovativa». «Abbiamo sviluppato un progetto - aggiunge Vitali - che coniuga in maniera sublime l'impronta storica dell'edificio con le migliori tecnologie impiantistiche: una vera e propria macchina intelligente».