A Palermo lavori e rigenerazione urbana partono dal «fronte mare»
Nei prossimi mesi, Invitalia punta a promuivere una serie di gare per riqualificare siti culturali e spazi pubblici
Bandita la gara per nove km della linea C del nuovo tram, per lo svincolo Einstein e per il relativo materiale rotabile per quasi 290 milioni di lavori. Emanata una manifestazione di interesse per otto parcheggi in project financing (412 milioni di euro).
Nei prossimi mesi Invitalia promuoverà una serie di gare nell’ambito «Progetto integrato di riqualificazione e rigenerazione del centro storico di Palermo», finanziato dal ministero della Cultura per un importo di 74 milioni.
Tre iniziative a titolo esemplificativo promosse nella città di Palermo nell’ambito di un maxipiano che la nuova Giunta vuole promuovere contestualmente al «recupero e alla valorizzazione di edifici monumentali di proprietà comunale che potranno accogliere funzioni sociali, culturali ed educative a supporto della rigenerazione urbana del centro storico».
Le gare in arrivo
Maurizio Carta, assessore alla rigenerazione urbana, allo sviluppo urbanistico della città policentrica e mobilità sostenibile anticipa al Sole 24 Ore alcune delle prossime gare in arrivo.
Si va dal restauro e manutenzione straordinaria dell’antico monastero delle Suore Carmelitane Scalze detto delle Artigianelle (7 milioni di euro) al completamento di quello del complesso di Santa Maria allo Spasimo (2 milioni); dal restauro del Collegio della Sapienza in Piazza Magione (5 milioni) alla valorizzazione di Palazzo Marchesi (4,5 milioni), a quello per il Ritiro delle Figlie della Carità (Filippone) e della chiesa annessa (6 milioni) e a quello dell’ex Collegio San Rocco (12,5 milioni) per citarne alcuni.
Decine gli interventi puntuali a cui si aggiungono quelli per l’illuminazione urbana e la valorizzazione degli spazi pubblici. «Sono stati finanziati per oltre 25 milioni – precisa l’assessore – degli interventi di riqualificazione delle pavimentazioni storiche degli spazi aperti, che saranno realizzati attraverso una procedura per un accordo quadro per i relativi servizi di architettura ed ingegneria e lavori».
La città «arcipelago»
Il tutto nell’ambito di una precisa visione di città: «Una città-arcipelago di luoghi rigenerati dove le persone trovino bellezza e lavoro, abitazione e benessere, creatività e inclusione, il fronte mare sarà il nuovo “cardo” della città, l’asse nord-sud lungo il quale già si agganciano alcune delle funzioni più importanti e si dispiegano le principali aree risorsa. Il waterfront di Palermo è il luogo dove il futuro accadrà. Lungo questa nuova dorsale formata da terra e mare – dice l’assessore-urbanista – si dispiegano alcune tra le più importanti criticità, opportunità e aree in trasformazione di Palermo».
Da nord a sud, prosegue l’assessore, «le borgate marinare e balneari di Sferracavallo e Mondello da riqualificare, la costa dell’Addaura e il fianco occidentale di Monte Pellegrino con il parco della Favorita, le borgate di Vergine Maria, Arenella e Acquasanta con i loro porti in diversi gradi di efficienza e le comunità retrostanti rese fragili dall’indebolimento delle economie del mare».
Partenariato e ricerca
Ancora, lungo la costa nord si trova la Chimica Arenella (di proprietà comunale, sulla quale si possono ipotizzare interventi in partenariato o interamente privati tramite alienazione, con funzioni di alto rango metropolitano, anche ricettivi e residenziali speciali, con business model che tengano conto della necessaria bonifica).
Si aggiunga la Manifattura Tabacchi (di proprietà di Cdp, dove è previsto un polo per le imprese creative e innovative della filiera cinematografica, teatrale e performativa e dove il Cnr è interessato a trasferire la sua sede di ricerca locale), i Bagni Pandolfo e i Magazzini Tirrenia (di proprietà dell’Autorità portuale, che nell’idea del Comune potrebbero accogliere un innovation hub).
Dal porto alla fiera
Fari puntati sulla grande area portuale centrale in rapida trasformazione, sia come hub crocieristico sia come area destinata al tempo libero.
Intanto nell’area Fiera-Sampolo-Ortofrutticolo, di proprietà comunale, è già in corso la progettazione definitiva per la realizzazione di un primo intervento per un centro congressi da 5mila posti (finanziato dalla Regione Siciliana per 15 milioni di euro).
«Non solo, nel breve termine - aggiunge Carta – nell’area di proprietà di FS Sistemi Urbani potranno essere collocate funzioni temporanee per il tempo libero che possano fungere da colonie di innesco per il più ampio progetto di rigenerazione».
Nella parte meridionale della costa c’è l’area industriale di Brancaccio a cui fanno principalmente riferimento i comparti metalmeccanico e alimentare, in riduzione produttiva. Oltre ad accogliere nuove attività della logistica (tra l’altro si è appena insediata Amazon) e della trasformazione industriale, potrebbe trasformarsi in una Fab City.