Amministratori

Assegnati i contributi del Fondo per la progettazione territoriale

Si tratta di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria

immagine non disponibile

di Daniela Casciola

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che ripartisce il Fondo per la progettazione territoriale. Si tratta di 161.515.175 euro utili a rilanciare e accelerare la progettazione dei piccoli Comuni, delle Province e delle Città metropolitane delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria, nonché dei centri delle aree interne.

Alle sette Città metropolitane del Sud (Reggio Calabria, Napoli, Bari, Cagliari, Catania, Messina e Palermo) andrà un milione di euro ciascuna. Alle 38 Province del Sud più Marche e Umbria 500mila euro ciascuna. Ai 4.800 Comuni del Sud e delle aree interne con meno di 30mila abitanti cifre variabili in relazione alla popolazione.

Gli enti possono utilizzare le risorse del Fondo per promuovere bandi rivolti a professionisti (per esempio, architetti, ingegneri, progettisti...) che andranno a presentare progetti in ambito urbanistico o di innovazione sociale. In questo modo, le amministrazioni interessate avranno a disposizione progetti già pronti per partecipare all'assegnazione delle risorse del Pnrr, dei Fondi strutturali europei o del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. I Comuni fino a 5.000 abitanti possono utilizzare, in tutto o in parte, il contributo anche per affidare incarichi per la redazione di progetti di fattibilità tecnica economica.

Possono essere finanziate dal Fondo le spese relative ai premi per la messa a bando dei concorsi, i compensi per lo sviluppo di progetti di fattibilità tecnico-economica nei Comuni fino a 5.000 abitanti, le spese per i rilievi e per le indagini strettamente necessari per l'avvio delle procedure, le spese di pubblicazione dei bandi, le spese per le commissioni di gara, le spese per attività tecnico amministrative di supporto, le imposte e le tasse. Non sono invece ammesse le spese per espropri, acquisto di aree, lavori e fornitura di beni di qualsiasi natura.

«É uno dei principali strumenti che abbiamo studiato per sostenere lo sforzo di progettazione degli enti locali: una misura innovativa che aiuterà 4.845 amministrazioni a dotarsi di progetti per partecipare ai bandi e all'assegnazione delle risorse del Pnrr e delle politiche di coesione nazionali ed europee», ha commentato il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©