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Concorsi, l’equipollenza del titolo di studio non è suscettibile di interpretazione

Bocciando il ricorso di un candidato a un posto comunale il Tar Puglia ricorda che solo quando l’equivalenza è stabilita dalla legge diviene possibile la valutazione di un requisito analogo

di Silvana Siddi

Ai fini della partecipazione ai concorsi, l’istituto dell’equipollenza ha carattere eccezionale e non è suscettibile di interpretazione analogica. I requisiti di partecipazione a una procedura concorsuale sono di «stretta interpretazione» e, pertanto, solo qualora l’equipollenza di un titolo di studio sia stabilita dalla legge è possibile una valutazione di un titolo diverso.

Questo è quanto disposto con sentenza del Tar per la Puglia, Lecce, sez. II, n. 1220/2025. In particolare, un ente locale aveva...