Amministratori

Diritto d’accesso, la trasparenza ha sempre un «costo»

Soprattutto quando, come nel caso di specie, si tratta di una mole corposa di documenti, imporre costi di riproduzione o anche solo di ricerca è legittimo

di Pietro Alessio Palumbo

Il Tar Lazio (ordinanza n. 3374/2025) ha chiarito che a seguito di istanze di accesso agli atti concorsuali, soprattutto quando come nel caso di specie particolarmente corpose di documenti, imporre costi di riproduzione o anche solo di ricerca dei documenti, è legittimo. Infatti, l’incremento delle attività connesse all’attuazione del principio di trasparenza, in termini di politica economica, ha dei costi per le risorse organizzative della Pa: oneri che pertanto vanno finanziati attraverso la fiscalità...