I temi di NT+L'ufficio del personale

Presenza in servizio, progressioni, riorganizzazione dell’ente e incentivi tecnici

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di Gianluca Bertagna

La rubrica settimanale con la sintesi delle novità normative e applicative sulla gestione del personale nelle Pa.

Falsa attestazione della presenza in servizio: onere della prova e orientamenti giurisprudenziali

La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 9054 del 6 aprile 2025, ha ribadito che, nei procedimenti disciplinari aventi ad oggetto il licenziamento per falsa attestazione della presenza in servizio, l’amministrazione è tenuta a provare l’assenza del lavoratore nella sua oggettività. Spetta invece al dipendente fornire elementi idonei a giustificare la propria condotta.
Questo principio si applica anche quando la prestazione lavorativa si svolge prevalentemente al di fuori della sede di servizio. In tal caso, non è necessario che il datore di lavoro dimostri le specifiche attività svolte dal dipendente durante il periodo contestato, né che provi l’assenza di missioni o incarichi esterni.
La giurisprudenza ha inoltre chiarito che la falsa attestazione della presenza in servizio può configurarsi non solo attraverso l’alterazione dei sistemi di rilevazione delle presenze, ma anche mediante altre modalità fraudolente, come la mancata registrazione delle uscite interruttive del servizio. È sufficiente che la condotta sia oggettivamente idonea a indurre in errore il datore di lavoro.

Progressioni tra le aree: obblighi di verifica delle domande da parte dell’amministrazione

Il Tar Liguria, sezione I, con la sentenza n. 474 del 23 aprile 2025, ha affermato che, nelle procedure di progressione verticale o in generale di selezione, l’errata compilazione del modulo elettronico di domanda da parte del candidato non esonera l’amministrazione dall’obbligo di verificare attentamente le dichiarazioni rese. In particolare, l’amministrazione è tenuta a correggere eventuali errori evidenti e a rettificare il punteggio attribuito automaticamente dal sistema, al fine di garantire la corretta valutazione dei titoli.
L’informatizzazione delle procedure non può giustificare una deresponsabilizzazione dell’amministrazione, la quale deve comunque assicurare la legittimità e la correttezza dell’azione amministrativa, in conformità ai principi di buon andamento e imparzialità sanciti dall’articolo 97 della Costituzione.

Riorganizzazione dell’ente: necessità di una motivazione concreta e specifica

Il Consiglio di Stato, Sezione V, con la sentenza n. 3703 del 2 maggio 2025, ha stabilito che gli atti di riorganizzazione di un ente, soprattutto se comportano la revoca anticipata di incarichi dirigenziali a tempo determinato ai sensi dell’art. 110 del TUEL, devono essere sorretti da una motivazione concreta e specifica. Non è sufficiente fare riferimento a principi generali o formule di stile, ma è necessario indicare le ragioni effettive che giustificano la modifica dell’assetto organizzativo.
Inoltre, è stato riconosciuto che le organizzazioni sindacali hanno legittimazione ad impugnare tali atti, qualora sussista un interesse collettivo a evitare l’applicazione futura della medesima delibera ad altri settori o uffici dell’ente.

Incentivi per le funzioni tecniche: esclusione del personale finanziario

La Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per la Liguria, con la deliberazione del 5 maggio 2025, ha chiarito che non possono essere inclusi tra i beneficiari degli incentivi previsti dall’articolo 45 del Dlgs 36/2023 i dipendenti dei servizi finanziari o del personale che si occupano esclusivamente della liquidazione degli incentivi. Tali attività, pur necessarie, non rientrano tra le funzioni tecniche direttamente connesse all’intervento e, pertanto, non sono incentivabili.
La Corte ha inoltre precisato che le modifiche introdotte dal Dlgs 209/2024, che hanno incluso il “coordinamento dei flussi informativi” tra le attività incentivabili, non hanno ampliato il perimetro delle funzioni incentivabili, che continuano a comprendere solo quelle concernenti direttamente le procedure di affidamento ed esecuzione di lavori, servizi e forniture.