Urbanistica

Roma, nel Ddl Bilancio anche 25 milioni per chiudere i contenziosi della Vela di Calatrava

La «regina» delle incompiute italiane passa all'Agenzia del Demanio che dovrà provare a trovare un destino all'opera

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di Mauro Salerno

Chiudere i contenziosi tra l'Università di Roma Tor Vergata, i costruttori e i progettisti della Città dello Sport di Roma: la cosiddetta «Vela» disegnata da Santiago Calatrava per i Mondiali di Nuoto del 2009, diventata suo malgrado l'icona delle incompiute italiane.

È l'obiettivo della norma prevista nella nuova bozza della Manovra all'esame del Consiglio dei Ministri che assegna 25 milioni di euro al ministero dell'Università con successivo trasferimento della somma all'università degli Studi di Roma "Tor Vergata".

Oltre alla definizione dei contenziosi , l'articolo dedicato alla Città dello Sport di Roma prevede che tanto il complesso sportivo rimasto allo stato di scheletro edilizio quanto il terreno che lo ospita passino dall'Università all'Agenzia del Demanio «con atto da concludersi entro il 31 marzo 2021».

L'Agenzia del Demanio riceverà inoltre 3 milioni all'anno dal 2021 al 2023 per la manutenzione delle opere realizzate e la messa in sicurezza dell'area. L'obiettivo, non semplice da realizzare, sarebbe quello di completare i lavori, trovando una destinazione al progetto. Per questo, una volta risolti i contenziosi, cesserà di avere valore anche la convenzione che ancora lega l'Università di Tor Vergata alla Vianini Lavori del Gruppo Caltagirone.

Alla data di avvio del progetto nel 2005 il costo stimato della Vela era di 60 milioni. Passaggio dopo passaggio, pochi anni dopo, quando ormai era stato ampiamente sforato il termine per i Mondiali di nuoto, il costo per portare a termine i lavori era più che decuplicato a 660 milioni, di cui circa un terzo (inutilmente) spesi.

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