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Smog, Legambiente: ecco le 12 buone pratiche di mobilità urbana

di Al. Tr.

L'area C di Milano, le «zone 30» di Torino Mirafiori e Cagliari, la bicipolitana di Pesaro. Ed ancora il piano della mobilità di Bolzano che incentiva all'uso dei mezzi pubblici, la linea tram di Firenze-Scandicci che in quattro anni ha registrato oltre 13 milioni di viaggiatori , il pedibus e il bicibus scuola a Reggio Emilia. Sono alcune delle 12 buone pratiche di mobilità anti smog messe in atto in questi anni da molti comuni italiani che secondo Legambiente andrebbero replicate per liberare le città italiane dalla morsa dell'inquinamento. Un «memorandum», quello proposto dagli ambientalisti in vista dell'incontro di mercoledì tra il ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti e le amministrazioni locali per discutere il piano anti smog, che ricorda ai sindaci e al premier Renzi «gli esempi virtuosi che meritano di essere economicamente sostenuti e replicati, perché sono la dimostrazione che un cambio di rotta nelle politiche della mobilità è possibile, dá frutti, raccoglie consenso e produce economia sana».
«Dov'è finito il Matteo Renzi sindaco di Firenze che aveva il coraggio di pedonalizzare parte del centro storico sfidando i commercianti e di portare avanti interventi ad hoc per la città? » si chiede Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente, che chiede «una svolta da parte del Governo con un piano straordinario sulla mobilità in città».

Le buone pratiche
Oltre agli esempi di Milano, che con l'accesso limitato all'area C ha ridotto il traffico del 28,6% rispetto al 2011, di Firenze, che in quattro anni ha portato sul tram Firenze-Scandicci il 25% dell'utenza che prima viaggiava con auto privata, e delle zone con limite massimo di 30km/h che a Cagliari e Torino Mirafiori hanno diminuito gli incidenti stradali, Legambiente cita tra le pratiche virtuose anche la bicipolitana di Pesaro, una metropolitana in superficie, dove le rotaie sono i percorsi ciclabili e le carrozze sono le biciclette. Ma anche il Pony Zero Emissioni, sistema di spedizioni su bici nato nel 2013 a Torino per combattere le emissioni, e i servizi di pedibus e bicibus scuola, che a Reggio Emilia sono ormai un servizio pubblico a tutti gli effetti per l'infanzia.
Senza dimenticare il caso di Bolzano, unica città italiana - spiegano ancora gli ambientalisti - dove meno di un terzo degli abitanti usa l'auto, così come l'esperienza di park&ride a Bari, che permette agli automobilisti di parcheggiare in aree periferiche e di raggiungere il centro con un bus navetta, e l'esempio dell'Hub delle merci di Parma, che è riuscito a spostare, grazie ad accordi con operatori ferroviari ed enti territoriali, parte del trasporto delle merci da gomma a rotaie.
Sul fronte dell'efficienza energetica, Legambiente ricorda che a far scuola sono anche le provincie di Trento e Bolzano, dove la certificazione energetica è oggi una pratica conosciuta e diffusa e dove le nuove costruzioni devono la classe B deve essere quella minima obbligatoria.

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