Centri estivi, ripartiti 135 milioni per far fronte al post Covid
Via libera alla ripartizione dei 135 milioni per i centri estivi 2020 ai Comuni. Con una nota pubblicata sul sito, Anci esprime soddisfazione per l'intesa sancita il 18 giugno, in Conferenza Unificata per la veloce ripartizione del finanziamento a favore di 6147 Comuni (elenco provvisorio) ottenuta lavorando con il dipartimento per le politiche della famiglia e le Regioni.
Al fine di sostenere le famiglie, e realizzare ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19, l'articolo 105 del Dl 34/2020 ha previsto l'incremento di 150 milioni del Fondo per le politiche della famiglia (articolo 19, comma 1, del Dl 223/ 2006) da destinare direttamente ai Comuni. I trasferimenti sono volti a finanziare interventi per il potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività di bambini e bambine di età compresa fra i 3 e i 14 anni, per i mesi da giugno a settembre 2020 (per 135 milioni di euro). Il fondo è anche finalizzato a progetti volti a contrastare la povertà educativa e ad implementare le opportunità culturali e educative dei minori (per 15 milioni di euro).
Anci si è occupata di definire i criteri per la ripartizione della quota per i centri estivi, che rispecchiano quelli previsti per il fondo nazionale politiche sociali, tenendo conto della popolazione residente fra i 3 e i 14 anni. L'erogazione delle risorse ai Comuni sarà assicurata nei 15 giorni successivi alla registrazione della Corte dei conti del decreto del Ministro con delega per le politiche familiari.
Le attività potranno dunque essere realizzate al più presto e gli interventi saranno attuati dai singoli Comuni anche in collaborazione con enti pubblici e con enti privati, con particolare riguardo a servizi educativi per l'infanzia e scuole dell'infanzia paritarie, a scuole paritarie di ogni ordine e grado, a enti del terzo settore, a imprese sociali e a enti ecclesiastici e di culto dotati di personalità giuridica.
I 15 milioni di euro destinati, invece, alla progettazione per il contrasto alla povertà educativa verranno successivamente trasferiti ai Comuni tramite avviso pubblico, in fase di definizione.
L'elenco provvisorio delle quote