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A2A non ferma l’M&A avanti con la Brianza

In Lombardia, come in tutta Italia, sono giorni difficili per il Coronavirus. Ma l’attuale situazione, per quanto critica, non sta comunque impedendo ad A2A e al suo management - il presidente Giovanni Valotti e l’ad Valerio Camerano - di continuare a lavorare sulle alleanze, in particolare con Aeb in Brianza e con Agsm Verona e Aim Vicenza in Veneto. I due dossier, va precisato, sono a due stadi diversi: il primo, su cui era già stata raggiunta a gennaio un’intesa vincolante (soggetta a due diligence), appare ormai in dirittura d’arrivo; sul secondo la situazione è più fluida e ci vorrà dunque maggior tempo. In ogni caso, come riferito da Radiocor, ci sono due aspetti degni di rilievo da registrare nelle ultime due settimane: da una parte i sindaci, prima che esplodesse il contagio di Coronavirus in Lombardia, hanno ribadito il sostegno alle due operazioni e la volontà che siano portate avanti per creare valore sui territori e nelle società interessate; dall’altra parte i manager, anche in questi giorni, seppur “da remoto” proseguono a lavorare intensamente sui progetti.

Come detto, l’operazione in Brianza è quella in fase più avanzata. A2A, assistita sul dossier da Pwc come advisor finanziario-industriale e da Gianni Origoni come studio legale, e Aeb (seguita invece da Nctm), avevano già raggiunto un accordo a gennaio che valorizzava la multiutility brianzola oltre 300 milioni di euro. In base ad esso A2A conferirà in Aeb la propria controllata nell’illuminazione pubblica e alcune reti gas nelle provincie di Milano e Bergamo, ricevendo in cambio una quota pari a un terzo del capitale circa. È il modello della Multiutility dei Territori: la maggioranza resterà pubblica ma A2A potrà consolidare debito e mol esprimendo l’ad con una serie di garanzie di governance comunque a tutela delle amministrazioni socie. Dal punto di vista industriale inoltre Aeb potrà avvalersi del know how e degli asset di A2A per consolidarsi sui business che già presidia e per crescere in nuovi settori.

Quale la tabella di marcia? In teoria il consiglio comunale di Seregno (primo socio di Aeb) e gli altri comuni dovevano dare il via libera all’operazione tra fine marzo e inizio aprile e un mese dopo sarebbe toccato all’assemblea di Aeb. Vedremo se l’emergenza Corona virus consentirà di rispettare la tabella di marcia o comporterà qualche ritardo. Quello che conta è che l’operazione, ormai, è di fatto definita e resta solo da esprimere la volontà definitiva da parte dei soci pubblici.

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