Urbanistica

Edilizia universitaria, entro il mese di ottobre bando da 1,4 miliardi per gli atenei

In arrivo entro l'anno anche 300 milioni agli alloggi per studenti

di Andrea Carli

Un bando per l'edilizia universitaria da 1,4 miliardi a ottobre. Uno da 300 milioni, che vedrà la luce entro fine anno, destinato agli alloggi per gli studenti. Infine, linee guida del ministero sulla ricerca, nella parte che riguarda gli investimenti, attese a stretto giro, probabilmente all'inizio della prossima settimana. Sono alcuni degli spunti emersi in occasione della seconda giornata del CoDAU, il XVIII convegno dei direttori generali e dei dirigenti di 79 atenei italiani, che si chiuderà oggi a Roma. E che ha cercato di capire se il sistema delle università è pronto a passare dalla resilienza alla ripresa, sospinto in questo nuovo approccio dalle opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). L'obiettivo è tracciare una road map. «Vanno potenziate le infrastrutture edilizie e digitali, e l'organizzazione», ha sottolineato Alberto Scuttari, presidente del CoDAU.

«Il Pnrr è ansiogeno, in un paese di persone troppo calme. È una rivoluzione copernicana. Le scadenze sono trimestrali. Ora dobbiamo correre un po' tutti», ha ricordato Giuseppe Catalano, coordinatore della struttura tecnica di missione del Mims. Marcella Gargano, direttrice generale del Mur, ha fornito alcuni dettagli sul bando da 1,4 miliardi per l'edilizia universitaria, già annunciato dalla ministra Maria Cristina Messa nell'intervento di apertura della manifestazione. «Come ha anticipato la ministra - ha spiegato Gargano - entro ottobre uscirà il nuovo bando per l'edilizia. Con un decreto del ministro del 31 maggio 2021 sono stati ripartiti due miliardi e 35 (milioni, ndr) tra le università, gli enti di ricerca e le istituzioni Afam, di cui un miliardo e 130 sono stati destinati all'edilizia universitaria. A questi - ha concluso Gargano - si vanno a sommare il non utilizzato del fondo investimenti 2020-2034: in pratica verranno banditi un miliardo e 412 milioni, che andranno assegnati dal 2021 al 2035».

A fornire indicazioni su un altro bando in arrivo entro fine anno, quello da 300 milioni per gli alloggi degli studenti, è stato invece Giuseppe Recinto, Capo di Gabinetto del ministero dell'Università e della ricerca. Intervenuto anche lui al seminario sull'edilizia sostenibile quale fattore chiave di successo nella ripartenza, ha annunciato un intervento in due mosse. Il primo step «prima del 31 dicembre 2021, prevede una modifica della attuale legge 338 del 2000 introducendo delle semplificazioni, un maggiore processo di digitalizzazione, e quindi l'uscita del bando che dovrà essere coerente a quelle che sono le indicazioni che il Recovery ci richiede. Complessivamente - ha chiarito - sono 300 milioni Recovery, più cento milioni di risorse originarie». Quanto alla seconda mossa, «seguirà nel 2022 una proposta di intervento normativo, che stiamo elaborando, per un modello innovativo di housing universitario, che contempla una maggiore leva privata».

Sul tema ricerca, invece, sono attese a stretto giro, probabilmente tra martedì e mercoledì della prossima settimana, le linee guida del Mur sulla ricerca, la parte che riguarda gli investimenti. Una soluzione che si inserisce nel contesto della missione 4 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che con 11,4 miliardi punta a rafforzare i sistemi di ricerca di base e applicata. Le linee guida, ha anticipato Recinto, «riguarderanno i centri nazionali, gli ecosistemi della ricerca, le infrastrutture e i partenariati. È un investimento molto importante - ha aggiunto -: per il partenariato un miliardo e 600 milioni, centri nazionali ugualmente, ecosistemi un miliardo e 300 milioni, infrastrutture un miliardo e mezzo. La scelta del ministro Messa è stata quella di prevedere delle manifestazioni di interesse. L'idea è quella di una struttura centrale, snella, che si basa su un consorzio o eventualmente fondazione. Una volta pubblicate le linee guida - ha concluso Recinto -, contiamo di poter assumere i bandi entro fine anno».

Il convegno ha fornito l'occasione per capire in che modo il sistema universitario, dopo la pandemia, potrà contribuire alla ripresa. E mentre il presidente di Scenari immobiliari Mario Breglia ha posto l'accento sulle residenze universitarie sottodimensionate («abbiamo un'offerta di 54.800 posti letto negli enti convenzionati, il che significa una copertura nazionale del 7,6%»), il direttore di Geniodife Giancarlo Gambardella ha ricordato le esperienze «di rifunzionalizzazione delle caserme della difesa a favore del mondo dell'università», a cominciare dalla Piave di Padova e dalla Garibaldi di Milano.

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