Urbanistica

Rigenerare le aree degradate: dote di 2,3 miliardi, metà al Sud

Il programma per la qualità dell'abitare: fino a 15 milioni a intervento. Otto i piani-pilota da 100 milioni

di Paola Pierotti

Progetti di periferie ed edilizia residenziale pubblica fino, più in generale, alla rigenerazione urbana sono pronti a partire se arriveranno le risorse del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare (Pinqua), magari con la prospettiva di ulteriori somme dal Next Generation Eu. Sono 282 le proposte arrivate al dicastero di Porta Pia - in riferimento all'ex art. 4 del decreto interministeriale 395/2020 - per riqualificare e incrementare il patrimonio residenziale sociale, rigenerare il tessuto socio-economico, incrementare accessibilità e sicurezza dei luoghi, trovare nuove funzioni per spazi e immobili pubblici, migliorare la qualità di vita dei cittadini. Alle candidature - 81 da enti del nord, 65 del centro e 136 del sud - per un finanziamento massimo di 15 milioni a progetto, si aggiungono otto proposte ad alto rendimento (per potenziale impatto strategico sul territorio e con un budget massimo di 100 milioni).

«Le risorse stanziate sono 2,3 miliardi, il 50% destinato al Mezzogiorno» precisano dal Mims, ministero delle Infrastrutture e della mobilità. Entro luglio 2021 si conosceranno gli esiti. Tra i progetti-pilota ad alto rendimento c'è la Torre Tintoretto di San Polo a Brescia, che nell'estate 2020 ha visto Redo aggiudicarsi il bando dell'Aler, 19 progetti in un ambito di 95 ettari nel centro storico di Genova (87,7 milioni di importo) e anche il maxi piano "Milano, metropoli di quartieri" in cui il Comune mette a sistema progetti già previsti nel quadrante sud-ovest della città. Tra questi la nuova biblioteca di Lorenteggio (1,3 milioni), ma anche la sostituzione edilizia degli edifici di via dei Giaggioli 7/9/11 e opere connesse (48 milioni). «Sarà l'occasione - commenta l'assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – per realizzare le case popolari di domani, efficienti dal punto di vista energetico, accessibili e riconfigurabili-. Si opta per la tecnologia off-site: il cantiere viene dedicato solo ad assemblaggio e montaggio».

Roma Capitale ha partecipato al bando con tre progetti che coinvolgono l'ex I.I.S. Don Calabria in via Cardinal Capranica (demolizione dell'ex scuola per costruire case), la ex Direzione Magazzini Commissariato in via Del Porto Fluviale e il recupero del comparto R5 a Tor Bella Monaca. Soluzioni elaborate in alleanza con le Università romane. «Tre interventi simbolici, che tracciano possibili indirizzi per recuperare il patrimonio e offrire case e servizi. Modalità di intervento che raccontano l'impegno che il pubblico deve dedicare al tema - sottolinea l'assessore all'Urbanistica Luca Montuori -. In tutti gli interventi si coinvolgono associazioni per la gestione partecipata degli spazi e reti sociali che collaborino per la costruzione di nuove forme di welfare». Tra le decine di altre candidature, quelle di Pisa con tre progetti (Gagno, Pisanova e via Rindi-via Piave). Venezia ha candidato quattro interventi: il Rione Pertini a Mestre (17 palazzine con 323 alloggi), il Villaggio Laguna a Campalto, la riqualificazione del quartiere popolare di Sacca Fisola e un intervento diffuso a Marghera. Ancora, la città metropolitana di Napoli ha candidato tre progetti per quartieri di edilizia pubblica (Parco Verde di Caivano, Pomigliano d'Arco, Marigliano) per complessivi 30 milioni.

Livorno è in lizza con due proposte per altrettanti quartieri: l'ambito Cisternone, nuovo ospedale e quartiere stazione (anche con la ristrutturazione di 171 alloggi e un nuovo intervento di housing sociale) e quello della Dogana d'Acqua (con il recupero dell'ex caserma Lamarmora con un mix funzionale che include spazi per il coworking, il food, lo sport).La sfida? Inventarsi luoghi che abbiano ricadute positive sul tessuto sociale. Per Tommaso Dal Bosco, presidente Audis: «si apprezza lo sforzo del ministero, ma ci vorrebbe un ben altro tasso di innovazione per qualificare l'apporto delle politiche pubbliche nazionali sulla rigenerazione urbana».

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