Il CommentoFisco e contabilità

Indici di salute finanziaria del Pnrr in aiuto al Piao

Possibile collegamento fra gli indicatori contenuti nella delibera della Sezione Autonomie n. 18/2022 e quelli di performance

di Tiziano Tessaro e Manuela Sodini

La deliberazione n. 18/2022 della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti offre lo spunto per una riflessione coordinata da un lato sulla gestione dei progetti Pnrr e, dall'altro, sulla redazione del Piao.

Come noto, i programmi del Pnrr sono performance based, incentrati quindi su milestone e target, il cui mancato raggiungimento non solo determina la perdita del finanziamento, ma anche e soprattutto la perdita di un'occasione di rilancio del sistema economico nazionale.

Come messo in evidenza dalla stessa Sezione delle Autonomie, è necessario, quindi, dotarsi di un sistema multidimensionale di indicatori in grado di fornire una rappresentazione della capacità degli enti di avvalersi utilmente dell'ampliata opportunità di spesa: ed è parimenti indispensabile la misurazione della performance degli enti, traducendola nella capacità di questi di operare utilizzando al meglio le risorse e garantendo nel contempo un buon livello di «qualità della spesa».

Effetti sull'equilibrio, margine di manovra corrente, qualità della spesa rappresentano pertanto tre direttrici, tra loro strettamente correlate, per analizzare l'attuazione da parte degli enti territoriali del Pnrr: esse possono essere "lette" e interpretate con l'ausilio di indicatori chiari che la Sezione delle Autonomie ha messo a disposizione.

Tra questi si annovera, in primo luogo, il margine corrente il quale può essere misurato rapportando entrate correnti alle spese correnti a cui sommare il rimborso dei mutui e integrandolo con una verifica del Fondo crediti dubbia esigibilità; in secondo luogo, rientra la qualità della spesa, la quale potrebbe essere misurata osservando il rapporto tra spese per la Missione I e il totale delle spese correnti, piuttosto che mediante l'incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente o degli interessi passivi sulla spesa corrente; in terzo luogo, la delibera citata della Sezione Autonomie individua il grado di smaltimento dei residui passivi, mettendo a confronto il volume dei residui passivi rispetto all'anno precedente e la capacità di realizzazione degli investimenti mediante il Fondo pluriennale vincolato.

Per converso, la spesa in conto capitale e, in particolare, gli investimenti finanziati dal Pnrr potrebbero far lievitare, come osserva la Sezione delle Autonomie, la spesa corrente; disporre di un margine di manovra corrente permette, pertanto, di sostenere l'incremento di spesa corrente generato dai progetti infrastrutturali promossi dal Pnrr.

Benchè le indicazioni contenute nella delibera n. 18/2022 della Sezione delle Autonomie siano rivolte alle Sezioni regionali di controllo, quale possibile metodologia da utilizzare per l'avvio delle verifiche sull'attuazione degli interventi del Pnrr, è di tutta evidenza che le direttrici e gli indicatori di misurazione potrebbero – e forse dovrebbero, opportunamente - essere mutuati e trasposti dagli enti locali attuatori inserendoli nella sottosezione sulla performance all'interno del Piao; la soluzione avrebbe l'evidente pregio inoltre di far corrispondere la sezione del documento di programmazione ai contenuti previsti nel "Piano-tipo" allegato al decreto del 30 giugno 2022. Come noto, infatti, questa sezione è finalizzata a dare evidenza della programmazione degli obiettivi e degli indicatori, i cui esiti dovranno essere rendicontati nella relazione sulla performance. Si tratterebbe di obiettivi pienamente rispondenti alle domande presenti nella sottosezione performance del Piao, il cui scopo è quello di declinare gli obiettivi rispetto: ai soggetti coinvolti nella loro attuazione (dirigente, responsabile, unità organizzativa), ai destinatari, alla tempistica entro cui si intende raggiungerli, alla misurazione, alla base di partenza (baseline), al traguardo atteso (target) e alla fonte che rende verificabili i dati.

Con la stessa logica potrebbero essere inseriti ulteriori obiettivi e indicatori che si integrano con le altre sezioni del Piao (quali anticorruzione, trasparenza, organizzazione e capitale umano).

Alla luce delle delineate coordinate interpretative, non sembra dubbio che la proroga circa l'adozione del Piao sembra consentire l'opportunità di sviluppare un documento, da parte degli enti locali, in cui inserire obiettivi chiari e misurabili, passando da una logica adempimentale alla costruzione di un documento di programmazione che getti le basi effettive per disegnare la strategia di creazione del Valore Pubblico.