Urbanistica

Materiali, stagione d'oro per il legno: gli architetti lo scelgono per la versatilità

Rapido. Prefabbricato. Economico. Sostenibile. Soprattutto, versatile. Le caratteristiche sono quelle del legno: dagli Stati Uniti all’Europa, è un materiale che sta vivendo la sua stagione d’oro. Una riscoperta dell’architettura contemporanea, che ben si adatta anche all’esigenza di costruire edifici dalle forme inconsuete. Non solo residenze tradizionali: ma torri, terziario, immobili con funzioni collettive e ricadute di benessere sociale. Perché il legno è, prima di tutto, garanzia di alte prestazioni e benessere, anche quando i volumi sono scomposti o l’immobile cresce in altezza. Dietro, c’è tanta ricerca: per la messa a punto di tecnologie capaci di sfruttare tutte le caratteristiche di un materiale “primitivo”, che si differenzia anche a seconda delle essenze.

Gli esempi arrivano dal Nord Europa e sono (ieri e oggi) i protagonisti a Milano di due appuntamenti: il Primo summit internazionale sulle costruzioni in legno, organizzato da Assolegno, associazione che raggruppa in Italia 120 realtà industriali. E l’incontro alla Fondazione Feltrinelli, questo pomeriggio, sull’architettura in legno promosso dall’American Hardwood Export Council, organizzazione che supporta la diffusione dei legni latifoglia americani in Europa. Un duplice confronto importante per un mercato che, anche nel nostro Paese, è in forte espansione. «Le costruzioni con struttura in legno hanno fatto registrare anche per il periodo gennaio-settembre un andamento molto positivo – conferma Angelo Marchetti, consigliere incaricato Gruppo Case ed edifici a struttura di legno di Assolegno –. Secondo le prime stime, l’aumento dei permessi di costruire registrato nella seconda parte del 2016 è del +10,6% rispetto al 2° semestre 2015. Il 63% delle imprese prevede risultati migliori dell’anno passato».

E allora, per costruire al meglio, è utile un confronto su come stanno andando le cose fuori dai nostri confini. In Inghilterra, a nord-est di Manchester, il Maggie Center di Oldham, sede dell’ente benefico che fornisce in tutto il Paese supporto pratico ed emotivo alle persone colpite da tumore, è il primo edificio in legno di tulipier americano lamellare, un’essenza in arrivo dagli Stati Uniti, al 70% più resistente ala flessione rispetto alla conifera e con un’altissima capacità di immagazzinare carbonio (ben più elevata di quella necessaria a trasportarlo e lavorarlo anche lontano dal luogo di origine). Il progetto è firmato da DrMMs Archtects, studio di architettura londinese, fra i più attivi nella ricerca sul materiale. Studio che di recente ha firmato la struttura per il molo di Hastings, premiato edificio dell’anno secondo il Riba Stirling Prize e che, con Ahec e Arup nel 2013 in occasione del Festival di Design, ha collaborato al primo esperimento pubblico the Endless Stair: una scala ispirata a Escher, capace di reggere 100 persone in contemporanea. Sempre Ahec, nel 2016 a Londra, su progetto di Alison Brooks e Arup, ha proposto l’installazione The Smile, spettacolare tubo curvo e rettangolare. Massima libertà alle forme anche per alcuni recenti edifici terziari. In Olanda, a Zutphen, il progetto di MoederscheimMoonen Architects prende spunto da una serie di magazzini storici del tessuto ex industriale per proporre un parcheggio per auto e bici. In Svezia, finalista al Kasper Salin Prize 2017 la scuola realizzata nel 2016 a Gothenburg da Wahlström & Steijner Arkitekter, che punta tutte le sue carte sul legno: l’immobile si distingue per la caratteristica forma a S.

Grandi performance il legno le sta raggiungendo a Londra, con edifici che puntano sull’altezza. «Una città dove più che altrove caratteristiche come la rapidità di esecuzione del cantiere e capacità di garantire sicurezza e risparmio energetico sono variabili fondamentali – spiega Lorenzo Baldini dello studio Marcel Maurer, che il legno prefabbricato lo ha utilizzato a Reggio Emilia per il recupero della Polveriera –. La qualità dei progetti in Inghilterra si sta molto alzando, anche perché lo Stato promuovere sempre di più l’affidamento della gestione dell’immobile a chi lo ha costruito. Edificare bene diventa così un’esigenza primaria di costruttori e committenti». Nel 2015, a Londra, lo studio HawkinsBrown studio ha firmato il progetto per un edificio residenziale multipiano a Shoreditch: il più alto per l’uso del legno a strati incrociati. Sempre nell'East di Londra, Waugh Thistleton Architects ha appena completato i lavori di Dalston Works, complesso di appartamenti che puntano sul legno come “segreto” del comfort che garantiscono.

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