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Nell’Italia delle eco-città la sorpresa è Cosenza

Venticinque e 50, i numeri simbolo di Ecosistema urbano 2018, l’indagine che Legambiente realizza con la collaborazione di Ambiente Italia per misurare lo stato di salute dei capoluoghi di provincia. Lo studio è arrivato alla 25ª edizione, e per l’occasione fa registrare - nella massa di dati - il superamento della soglia media del 50% nella raccolta differenziata dei rifiuti, il parametro di gran lunga più importante fra i 17 che determinano la classifica generale. Un valore aggiunto viene poi da bonus attribuiti a varie città e relativi a corrette e “virtuose” gestioni di alcuni aspetti riguardanti i trasporti, l’acqua, i rifiuti e anche il ricorso alla bicicletta come mezzo alternativo all’auto. Per quest’ultima voce si segnala particolarmente Bolzano, dove il 30% della mobilità cittadina è garantito dagli spostamenti sulle due ruote senza motore.

Pochi cambi nella top ten

Fissato a 100 il valore che verrebbe assegnato a una città rispettosa dei limiti di legge e in grado di assicurare livelli di buona qualità ambientale per tutti gli indicatori, Mantova si conferma al primo posto della classifica - con 78,14 punti - nell’ambito di una situazione di vertice cristallizzata. La città lombarda è seguita da Parma, Bolzano e Trento, l’anno scorso rispettivamente quarta, terza e seconda. La novità più consistente nel gruppo di testa è la quinta posizione di Cosenza, rappresentante di un comparto Sud & Isole nel quale l’esempio meno incoraggiante è ancora una volta la Sicilia, con Catania in fondo a 30,88 punti e altri quattro capoluoghi fra gli ultimi dieci. Nella top ten mantengono un posto Pordenone, Belluno, Treviso e Macerata, mentre la decima piazza va a Bologna. Oristano perde tre posizioni ed è tredicesima.
L’impresa di Cosenza non è riconducibile a un exploit isolato. La città calabrese era 13ª un anno fa ed esibisce prestazioni convincenti in diversi settori. Ha quintuplicato la superficie delle isole pedonali, arrivando a 1,05 mq per abitante, è terza per la minore quantità di rifiuti prodotti (390 chili annui per abitante) ed è quinta per diffusione di impianti solari - termici e fotovoltaici - su edifici pubblici. Un aspetto per cui non mancano iniziative di eccellenza in varie parti della Penisola: a Udine, per esempio, 6mila studenti delle superiori hanno il teleriscaldamento in aula.
Mario Occhiuto, architetto, sindaco di Cosenza, vede il piazzamento della sua città come la conseguenza delle attività portate avanti per anni e finalizzate alle buone pratiche. «Bisogna tenere la barra dritta - afferma - che si tratti di creare nuove piazze pedonali (ne abbiamo 15), di estendere le zone a traffico limitato o di sviluppare la raccolta dei rifiuti porta a porta. La città diventa più attrattiva, le stesse installazioni artistiche in centro hanno reso più piacevole l’ambiente urbano, stimolando anche le persone anziane a camminare, con risvolti favorevoli per la loro salute». E nuovi progetti avanzano: «C’è l’appalto per una Ciclopolitana, 25 chilometri di piste ciclabili da aggiungere ai 7-8 già esistenti. Sono in corso i lavori per un parco lineare urbano verde di due chilometri, senza auto, affiancato da giardini creativi e spazi sportivi. Lungo questo asse passerà un tram che collegherà il centro al comune di Rende, sede dell’Università».

Le performance della maglia rosa

Dalla Calabria alla Pianura padana, alle prese specialmente adesso con la qualità dell’aria. Pur dovendo scontare questo handicap Mantova è ancora prima con una serie di ottimi piazzamenti: secondo posto per le piste ciclabili, terzo per la differenziata, settimo e 10° rispettivamente per alberi e isole pedonali. «Siamo orgogliosi degli investimenti in mobilità- dice il sindaco Mattia Palazzi - come quelli per le navette gratuite che collegano i posti più visitati dai turisti e per l’allontanamento dei parcheggi dal centro. Sui nuovi alberi abbiamo speso 1,1 milioni di euro. Altri interventi? Presto tutta l’illuminazione cittadina sarà a Led. Sono 100 cantieri i per manutenzione e ampliamento del teleriscaldamento, che riduce le polveri sottili; in più nel 2019 avremo tre nuove piste ciclabili e un ponte ciclopedonale tra il centro e i laghi cittadini». Per Mantova c’è anche un riconoscimento della Fao, che l’ha scelta come sede del primo Forum mondiale sulla forestazione urbana, dal 28 novembre al 1° dicembre.
Legambiente rileva un peggioramento sul fronte dell’aria, con polveri sottili e ozono tornati a crescere. Neanche sul versante idrico si registrano dati positivi, almeno per quanto riguarda le perdite di rete che aumentano. Per l’ambiente urbano risulta superata la “stasi” delle isole pedonali, la cui estensione è salita nel 2017 del 4,5 per cento. L’en-plein di progressi arriva quando si parla di rifiuti: la produzione media è calata, da 536 a 528 kg annui per abitante, e la raccolta differenziata è ora oltre il 50 per cento, con il poker Pordenone-Treviso-Mantova-Trento oltre quota 80.

La mobilità premia Milano

Resta il fattore mobilità Al più 4% di piste ciclabili si oppone un ulteriore aumento di auto circolanti (quasi due ogni tre residenti). Sul trasporto pubblico - a parte Venezia - è Milano a distinguersi sia per numero di passeggeri trasportati sia per offerta di mezzi. In più si afferma come regina del car-sharing (oltre 3mila le auto in funzione). Tra le cinque città più popolose è proprio Milano a fare meglio in classifica generale. Mentre Torino è 78ª, Roma guadagna una posizione ed è 87ª, Napoli e Palermo sono 89ª e 100ª, la metropoli lombarda sale otto scalini e si piazza 23ª, magari anche a discapito di un hinterland che non sembra tenere il passo soprattutto nei trasporti. Qui si scava un fossato tra Milano e la vicina Monza, congestionata dalla vicinanza con il capoluogo regionale e relegata al 98° posto, ultima località di un Nord non esente da situazioni critiche.

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