Appalti

Digitalizzazione Pa: Agid, Confindustria e Regioni mettono in menù gli appalti innovativi

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di Alessandro Vitiello

Per tenere la pubblica amministrazione al passo con le tecnologie emergenti, anzi affinché assuma finalmente il ruolo da protagonista e non di soggetto a rimorchio del processo di digitalizzazione del Paese, il tavolo Agid-Confindustria-Conferenza Regioni di ieri ha previsto il rilascio di una piattaforma nazionale che faccia incontrare domanda e offerta di servizi innovativi utilizzando i nuovi strumenti previsti dalle norme comunitarie.

Gli appalti innovativi
Costruire un sistema strategico di appalti pubblici, digitale e intelligente, ma soprattutto funzionale alla crescita del Paese, che garantisca risparmi alla Pa e valorizzi competenze e capacità d’innovazione degli stakeholders.
L’obiettivo era già stato scritto chiaramente nel protocollo d’intesa firmato a settembre da Agid, Confindustria e Conferenza delle Regioni, con la fondamentale collaborazione dell’Istituto per l’innovazione e la trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale - Itaca. Alla base, oltre alle enormi capacità di acquisto/spesa, c'è anche la consapevolezza delle potenzialità della Pa, spesso inespresse, di proporsi innanzitutto come soggetto aggregatore di interessi pubblici e privati, quindi di essere traino per le imprese e stimolo per lo sviluppo dei territori.
In questo senso gli appalti innovativi, pur introdotti dalla legislazione comunitaria, propongono un modello non più basato sulle rigidità di norme e regolamenti, ma su un meccanismo flessibile e «partecipativo» fin dall’inzio. Una piattaforma digitale a tecnologia blochain che faccia comunicare, per esempio, chi debba organizzare un nuovo servizio, ma non sappia come fare, e chi offre soluzioni.
L’utilizzo di procedure innovative come gli appalti pre-commerciali o il partenariato per l’innovazione, il dialogo competitivo, la procedura competitiva con negoziazione, infatti, permettono di cambiare l’approccio delle pubbliche amministrazioni al mercato. Strumenti che favoriscono il «dialogo aperto» con imprese e mondo della ricerca, permettono procedure di acquisto più flessibili con conseguenti risparmi di spesa, lasciando agli operatori economici la libertà di proporre «risposte multidisciplinari e più efficaci».
La formazione per qualificare stazioni appaltanti e gli altri stakeholder alle innovazioni è necessaria premessa o appendice.

Il comunicato dell’Agid del 12 dicembre 2018

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