Fondo salva opere, le controversie dei concordatari di Astaldi spettano al giudice ordinario
di Massimo Frontera
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Il Consiglio di Stato conferma la linea del Tar sui contenziosi promossi da chi ha ricevuto la «doppia soddisfazione» (Sfp ed erogazioni del Mims, poi chieste indietro)

Le imprese concordatarie di Astaldi che hanno ricevuto una «doppia soddisfazione» dei loro crediti - il primo attraverso gli strumenti finanziari di partecipazione (Sfp) disposti dal tribunale, e il secondo attraverso i ristori disposti dal ministero delle Infrastrutture, a valere sul cosiddetto Fondo salva opere - dovranno rivolgersi al giudice ordinario in caso di contestazioni o impugnazioni.
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