Pnrr, i sindaci reclamano ruoli e risorse diretti
Richiesta in un appello l'apertura di un tavolo politico con il Presidente Draghi
I sindaci delle Città metropolitane chiedono un tavolo politico con il Presidente Draghi. Lo fanno in un appello di cui sono firmatari - a nome dei sindaci di tutti i Comuni italiani riuniti oggi nel coordinamento Anci dei sindaci metropolitani - Chiara Appendino, sindaco di Torino; Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia; Marco Bucci, sindaco di Genova; Antonio Decaro, sindaco di Bari; Cateno De Luca, sindaco di Messina; Luigi de Magistris, sindaco di Napoli; Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria; Virginio Merola, sindaco di Bologna; Dario Nardella, sindaco di Firenze; Leoluca Orlando, sindaco di Palermo; Salvo Pogliese, sindaco di Catania; Virginia Raggi, sindaca di Roma; Beppe Sala, sindaco di Milano; Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari.
Nell'appello, si ribadisce innazitutto la necessità di veder riconosciute direttamente ai Comuni e alle Città le risorse del Pnrr ritenendo insufficiente il ruolo riservato dal Dl Governance e Semplificazioni a Comuni e Città metropolitane.
I sindaci chiedono di partecipare direttamente e senza intermediazione alla gestione di alcune missioni di progetti, rivendicando il fatto di aver dato in questi anni «ampia dimostrazione di saper gestire gli investimenti con efficacia ed efficienza».
I finanziamenti devono essere diretti e non necessariamente intermediati dalle Regioni, applicando modelli di gestione già sperimentati dal Governo in occasione del Patto delle Città Metropolitane e del Pon Metro.
E poi riparti diretti con assegnazione automatica per classe demografica, stanziamenti a sportello su programmi nazionali e il finanziamento di progetti cosiddetti Bandiera.
«Senza reali semplificazioni e risorse dirette sarà molto complicato rispondere ad una sfida epocale come quella del Pnrr, scrivono i sindaci e «la sovrapposizione tra diversi livelli istituzionali rischia di allungare i tempi e confondere le responsabilità».
É quindi urgente aprire un canale diretto con la Presidenza del Consiglio e un tavolo permanente politico con il Presidente Draghi per concretizzare il coinvolgimento dei sindaci, che vada oltre la Cabina di Regia prevista dal Dl Semplificazioni, che ha escluso gli enti locali.