Urbanistica

Il design d'ufficio dopo il Covid si concentra su benessere e socialità

Sinergie con tecnologia, materiali e studi di psicologia aiutano gli architetti a ridisegnare gli ambienti

di Paola Pierotti

Non solo spazi di lavoro flessibili: sinergie con tecnologia, materiali e studi di psicologia aiutano oggi gli architetti a ridisegnare gli ambienti professionali per incrementare creatività e produttività in chi li vive«Il vero ruolo degli architetti è costruire comportamenti. Pensando alle prossime generazioni dobbiamo far capire che il vero mestiere non è mettere un mattone sopra l'altro, ritagliare porte e finestre, ma capire il mondo». Queste le parole di Michele De Lucchi, in apertura del suo Padiglione Venezia alla Biennale appena inaugurata. Un concetto che ritorna con le voci dei tanti progettisti che si stanno interrogando sull'evoluzione dei modi di lavorare e delle architetture per uffici in particolare. Sul plus che il design può offrire. E la pandemia ha solo accelerato alcune riflessioni, nella consapevolezza che la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale.Su scala internazionale, tra gli studi più impegnati sul tema c'è UNStudio, fondato da Ben van Berkel e Caroline Bos, che oggi è al lavoro su diversi progetti che delineano le principali tendenze degli uffici del futuro.

Gli uffici del futuro
Un esempio concreto è il JetBrains office campus di San Pietroburgo: per la società leader nello sviluppo di software, UNStudio ha proposto un headquarter verde, immersivo, che stimola l'interazione, un ufficio caldo e trasparente, pensato per attrarre i giovani talenti. Il progetto si caratterizza per un ampio atrio interno con giardini verticali, collegato a un cortile esterno e con vista. L'atrio è il nucleo della nuova comunità; i piani degli uffici sono studiati per il lavoro individuale e di gruppo; nessun corridoio è un vicolo cieco: ogni volta introduce a una sorta di paesaggio dell'edificio; le sale riunioni centrali, gli spazi per le pause, l'auditorium e il ristorante sono organizzati lungo l'atrio; delle passerelle attraversano le ampie aree aperte; ancora, la biofilia costituisce lo sfondo naturale per tutte le attività.«Oltre a fornire uno spazio di lavoro efficiente e flessibile in termini di organizzazione – dicono da UNStudio – il campus JetBrains crea un senso di appartenenza per chi vi lavora, ma anche per la comunità e la città».

Quando si ha a che fare con le architetture per uffici, serve «una profonda comprensione di ciò che è richiesto per mettere a punto un ambiente di lavoro ottimale e capace di avere un impatto positivo sul benessere e la creatività (e quindi la produttività) di chi utilizza lo spazio. Nella fase di progettazione – dice van Berkel – la vitalità fisica e il benessere psicologico sono intesi come sinonimi, mentre la creazione di comunità è considerata fondamentale per incoraggiare la comunicazione, l'interazione, lo scambio di conoscenze e la creatività». Connettività, comfort e versatilità sono le parole chiave che tengono insieme una nuova cultura del lavoro, le esigenze della committenza e le aspettative di chi passa molto tempo in questi spazi. Temi che si ritrovano in altri progetti di UNStudio, come il nuovo headquarter di Booking.com ad Amsterdam, in costruzione nell'ambito di uno dei progetti urbani più estesi dell'Europa occidentale, Oosterdokseiland. «Come studio incaricato di progettare per un'azienda che non molto tempo fa era una piccola startup – spiega van Berkel – dovevamo chiederci come si poteva ricreare nell'architettura il senso di libertà, ottimismo e collaborazione che una volta si provava lavorando attorno a un tavolo da cucina». Tenendo conto anche «della guerra ai talenti, delle aspettative legate alla qualità della vita, delle ricadute sui residenti intorno». La risposta? Sta nel metodo olistico che punta ancora una volta al benessere, con strategie che affrontano la salute in tutte le sue forme, pensando alla circolazione dell'aria, all'acqua, al cibo, alla luce del giorno, al movimento fisico (incoraggiato con collegamenti e punti di incontro sparsi per l'edificio, con un orientamento intuitivo), al comfort termico, al suono e ai materiali, alla circolarità (anche per fornire nuovi usi in futuro) nonché al benessere mentale e all'interazione sociale.

Le sperimentazioni in Italia
Anche in Italia non mancano le sperimentazioni e sono numerosi gli studi impegnati sul tema da Park Associati a Piuarch: il primo ha firmato anche la nuova sede del Sole 24 Ore a Milano, trasformando un edificio chiuso e monolitico in un'architettura permeabile e accessibile, ed è al lavoro anche per il nuovo headquarter Luxottica a pochi passi da Piazza Cadorna, che sarà un cristallo trasparente che crea nuovi rapporti architettonici in una grande corte interna e ne diventa il fulcro. Piuarch ha da poco svelato il concept per la nuova sede Snam a sud di Porta Romana nel distretto Symbiosis. Tra i tanti, con Progetto CMR o Lombardini 22, è lungo l'elenco dei nuovi interventi direzionali, di nuova costruzione o di valorizzazione dell'esistente. In campo ci sono anche le star internazionali come Kengo Kuma a Crescenzago a ridosso del Parco Lambro con il nuovo progetto Welcome.

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