Urbanistica

A Brescia la diagnostica migliora le prestazioni dell'edificio Ludis

Il protocollo condomini di Gbc Italia applicato alla riqualificazione (con superbonus) di un palazzo anni '70

di Maria Chiara Voci

Il nuovo protocollo condomini di Gbc Italia è stato applicato a Brescia, fra i primi casi al traguardo, per la riqualificazione di un palazzo costruito negli anni Sessanta e ristrutturato con il Superbonus al 110%. Il fabbricato di 30 unità immobiliari, denominato Ludis, ha struttura portante a travi e pilastri in cemento armato e tamponamenti esterni con la tecnica della cassa vuota, come ne esistono tanti nel nostro Paese. I lavori sono stati eseguiti dalla rete di impresa Re_load, costituita intorno alla società di costruzioni Agliardi e che vede al suo interno cinque diverse figure progettuali, ciascuna con la propria specificità. «Il primo passo compiuto è stata l'analisi della situazione esistente – spiega Bortolo Agliardi – che ci ha permesso di comprendere che l'intonaco era distaccato in alcuni punti anche di 2 centimetri ed era necessario scrostarlo prima di posare un cappotto, soprattutto perché si era innestato un problema di infiltrazioni.

Le murature erano umide e cosparse di sali ed è stato necessario pulirle, farle asciugarle per evitare l'insorgere di problemi futuri prima di reintonacarle e posare il coibente». Non solo. La presenza all'altezza della gronda di un cornicione di cemento armato causava diversi ponti termici nelle stanze dei piani alti. «Il problema, una volta individuato, è stato risolto prevedendo un completo isolamento del cornicione stesso – afferma l'ingegner Enzo Cattarina -. In caso contrario, gli angoli freddi avrebbero causato l'insorgere di muffe per la differenza di temperatura con il resto degli ambienti. La qualità del progetto, unita alla conoscenza dell'edificio e all'uso di adeguati strumenti di diagnostica, non è mai da considerarsi una spesa, ma un investimento».

Il condominio oggi è riqualificato: il cappotto di 16 cm è di lana di roccia, materiale che garantisce ottime performance nella prevenzione incendi, i serramenti sono stati sostituiti, è stata rifatta la copertura con 24 cm isolante, pensata anche dal punto di vista estivo, grazie all'inserimento di una barriera vapore e di un tetto ventilato, chiuso con una superficie bianca che riflette il calore, un accorgimento banale e che fa la differenza. Infine, è stato installato un impianto fotovoltaico. «Il risparmio finale è superiore al 68% rispetto alla situazione precedente, anche se il palazzo era in classe B per via dell'allaccio al teleriscaldamento, la struttura dell'involucro era molto debole. Tutti gli interventi sono stati coperti dal Superbonus e l'intervento di 1,4 miliardi solo per l'isolamento è stato a costo zero per gli abitanti».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©