Urbanistica

A Trento lavori da 930 milioni per l'alta velocità verso l'Austria

Una circonvallazione ferroviaria allontanerà il traffico dei treni merci dal centro città Per la Regione dal Pnrr 1,3 miliardi di risorse per digitalizzazione, salute, mobilità sostenibile e turismo

di Barbara Ganz

Manca solo l'ultimo passaggio formale in Conferenza dei servizi: per Trento si avvicina la realizzazione di un progetto che, in prospettiva, è destinato a sanare una frattura storica, quella segnata dalla ferrovia che attraversa la città e che ha comportato la perdita del rapporto con il proprio fiume.Il progetto di circonvallazione ferroviaria, ormai vicino al varo, punta innanzitutto ad allontanare i treni merci dal centro città, che con l'apertura del tunnel di base del Brennero saranno più lunghi e numerosi di quelli attuali. Inoltre la circonvallazione ferroviaria pone le condizioni per interrare la ferrovia cittadina e recuperare così lo spazio finora occupato dai binari - 16 ettari su una lunghezza di 2,5 chilometri - e per creare un grande parco lineare, che dal nuovo quartiere delle Albere, progettato da Renzo Piano, arriva fino alla rotatoria di Nassirya, simile come concezione all'High line realizzata a New York proprio sul sedime di una ferrovia in disuso. È il fiore all'occhiello di un programma più ampio che porterà Trento al 2030.

Ripresa e resilienza
Le risorse complessive del Pnrr per il Trentino ammontano a 1,3 miliardi, per 51 investimenti e riforme da attuare entro il 2026. Giovani, parità di genere e riduzione del divario di cittadinanza sono le priorità condivise, e sei le misure individuate: digitalizzazione, innovazione e competitività, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione tecnologica; infrastrutture per la mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, coesione e inclusione, salute.Per favorire il confronto e il coordinamento nella realizzazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e del Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pcn) la Giunta provinciale, su proposta dell'assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, ha istituito un Tavolo permanente di confronto composto dai rappresentanti provinciali, delle parti sociali e degli enti locali con funzioni consultive, di verifica dello stato di attuazione dei progetti realizzati nel territorio provinciale.

Ricucire la città
La Missione 3 riguarda un tema centrale: la mobilità. Il Piano mette a disposizione 930 milioni per interventi sull'alta velocità Verona- Brennero e la Tangenziale ferroviaria di Trento. La circonvallazione di Trento è l'unica della linea Fortezza-Verona che rientri nel Pnrr, ed è uno dei primi 10 per valore: sono 13 chilometri prevalentemente in galleria sotterranea. È uno dei tre lotti della linea di accesso sud alla galleria di base del Brennero sull'asse europeo Monaco-Verona (gli altri due sono la circonvallazione di Bolzano e la linea Bronzolo-Trento Nord da realizzare successivamente). L'opera consente la realizzazione di un'idea inseguita dall'inizio degli anni 2000, con il Prg coordinato dal professor Busquets, che aveva pensato di interrare i binari nella zona centrale per ricucire il territorio cittadino. L'occasione, irripetibile, è di poter deviare temporaneamente anche i treni passeggeri sulla nuova circonvallazione merci, per poter lavorare sull'interramento del tratto cittadino della ferrovia storica e sulla realizzazione della nuova stazione ipogea. È inoltre in programma la realizzazione del NorduS, un sistema di collegamento veloce tra nord e sud e la trasformazione dell'attuale stazione in un centro aperto a servizi e attività commerciali. L'obiettivo è ottenere tutti i pareri entro i primi mesi del 2022, per poi appaltare la circonvallazione ferroviaria e dare incarico per la redazione del progetto esecutivo entro la fine del 2022.

Obiettivo salute
Fra gli ambiti in cui agisce il Pnrr c'è il fronte più colpito dalla pandemia e dalla necessità di ripensare i punti chiave: la Giunta provinciale di Trento ha approvato il Pop - Piano operativo provinciale, che individua gli interventi della cosiddetta Missione 6 del Piano. Nel dettaglio la Missione Salute prevede due componenti: la prima riguarda le Reti di prossimità e le strutture di telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale, la seconda l'innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del Servizio sanitario. Fra gli obiettivi potenziare l'assistenza territoriale, allineando i servizi ai bisogni delle comunità e dei pazienti anche alla luce delle criticità emerse durante l'emergenza, rafforzare i servizi sanitari di prossimità e i servizi domiciliari, sviluppare la telemedicina avanzata. Un capitolo a parte è rivolto all'ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti e al rafforzamento delle competenze del personale e alla formazione. In totale il Pop prevede una spesa pari a 68milioni di cui oltre 64 derivanti dal Pnrr.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©