Abusi edilizi, non sanabile l’addizione sul fabbricato già oggetto di condono
Il Consiglio di Stato ricorda i limiti della legge del 1985: ammessi solo interventi conservativi
In un paese campano, il proprietario di un fabbricato già oggetto di domanda pendente di condono edilizio, ha fatto una nuova istanza di condono in sanatoria e di compatibilità paesaggistica per ulteriori interventi eseguiti senza titolo. Si tratta in particolare di un pergolato e due “depositi” utilizzati come cantina e come garage. L’istanza non ha avuto seguito e ha prodotto il silenzio diniego-rigetto da parte del comune. L’interessato ha fatto ricorso al Tar Campania, che lo ha respinto, rilevando...