Regioni

Aeroporti, Venezia investe 2 miliardi: «target 20 milioni di passeggeri»

Il gestore dello scalo ha presentato il masterplan 2023- 2037 dell'aeroporto Marco Polo di Venezia

di Barbara Ganz

Investimenti complessivi per circa 2 miliardi di euro, con ricadute valutate in 10 miliardi sul territorio. Il Gruppo Save ha presentato ieri il Masterplan 2023- 2037 dell'aeroporto Marco Polo di Venezia, terzo gateway intercontinentale nazionale; sullo sfondo c'è la previsione di progressivi incrementi del traffico, fino a oltre 20 milioni di passeggeri (attualmente sono 11,5 su Venezia, 15 considerando anche lo scalo Canova di Treviso).

Turismo e business
La presentazione si è svolta nella sede regionale di Palazzo Balbi, nel segno di un progetto che ha ricadute quantomeno regionali: «Siamo nel quadrante più vitale d'Europa - ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia - Questa regione nel 2022 ha raggiunto 65,9 milioni di presenze turistiche, 18 milioni di arrivi, una terra di 4mila strutture alberghiere e una straordinaria rete di ospitalità diffusa. Ma il Veneto è anche la Regione capace, sempre nel 2022, di veder crescere di oltre il 4% il Pil rispetto all'anno precedente. Un'infrastruttura come l'aeroporto è un fondamentale asset».

Obiettivo 2037
Il Piano costituisce lo strumento di programmazione degli interventi di sviluppo che interesseranno l'aeroporto di Venezia nei prossimi anni. «Il nuovo Masterplan conferma il nostro impegno per lo sviluppo del Marco Polo, infrastruttura centrale per la mobilità, l'occupazione e l'economia della regione e dell'intero Paese - sottolinea Enrico Marchi, presidente di Save - In un tempo in costante trasformazione il Piano, nella sua modularità, disegna il futuro del terzo scalo intercontinentale nazionale con concretezza e responsabilità di un Gruppo che ha saputo riunire in un unico sistema gli aeroporti del NordEst, dimostrando l'efficacia di una gestione in rete, determinante anche nel far fronte alla crisi che ha duramente colpito l'intero settore». Oggi, aggiunge, «i dati sui flussi di traffico, l'esigenza e la voglia di viaggi si sono riaffermate con un'energia che sta progressivamente riportando i livelli a quelli del 2019, in anticipo rispetto alle previsioni».

I punti chiave
Al primo punto la transizione energetica, con l'obiettivo di azzerare entro il 2030 le emissioni nette di CO2 prodotte dall'attività dell'aeroporto e dismettere ogni utilizzo di combustibili di origine fossile. Il nuovo Masterplan modificherà in modo sostanziale l'apporto energetico dell'intero assetto aeroportuale, attraverso sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili: impianti fotovoltaici sulla copertura degli edifici, un impianto agrivoltaico (che consente l'attività agricola) nelle aree a Nord, sfruttamento dell'energia geotermica, autoproduzione di idrogeno verde.Verranno potenziate le azioni già introdotte per ridurre al minimo il consumo di acqua potabile, e verrà esteso a tutte le strutture aeroportuali l'attuale impianto pneumatico di raccolta dei rifiuti. Il masterplan disegna uno sviluppo in armonia con il contesto ambientale e il territorio circostante, con opere come la riqualificazione ambientale di aree come quelle a ridosso del fiume Dese. Nel segno dell'intermodalità la mobilità di accesso all'aeroporto cambierà radicalmente nei prossimi anni, in particolare con la realizzazione del collegamento con il sistema ferroviario. Un altro fronte è lo sviluppo della nuova mobilità aerea avanzata che prevede l'utilizzo di droni a propulsione elettrica per il trasporto di merci e persone. Il Masterplan prevede la realizzazione di un vertiporto costituito di due aree all'interno del sedime aeroportuale, una per collegamenti verso Nord nel territorio della regione, l'altra verso Sud, per isole della laguna e Chioggia.

La continuità
Il Masterplan si muove nel segno di quanto già avviato negli anni, spiega l'ad di Save Monica Scarpa: «Da anni pubblichiamo un bilancio di sostenibilità, e abbiamo già raggiunto la parità di genere con il 50% di personale femminile», ricorda. Il Marco Polo ha introdotto forme avanzate di welfare; ha erogato nel 2022 oltre 2.650 ore di formazione con circa 6.700 partecipanti; ha concesso il congedo parentale a 66 persone (31 uomini e 35 donne) e ha un tasso di ritorno al lavoro dopo il congedo del 100%.

L'iter
È prevista una ampia fase di dibattito pubblico che coinvolgerà enti locali, sindacati, categorie economiche e cittadini. Seguiranno l'approvazione in linea tecnica da parte di ENAC, la Valutazione di Impatto Ambientale e la Conformità urbanistica, per giungere al via libera finale finale da parte di ENAC.

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