Fisco e contabilità

Arconet: opere demaniali fuori dalla riserva permessi da costruire

Il fondo di dotazione negativo non rappresenta una criticità e non richiede iniziative dirette a fronteggiare la situazione

immagine non disponibile

di Andrea Biekar e Patrizia Ruffini

Crocevia per la contabilizzazione delle entrate da permessi da costruire. Con la faq 45, la Commissione Arconet chiarisce che le entrate utilizzate per il finanziamento delle opere di urbanizzazione demaniali e del patrimonio indisponibile non vanno iscritte fra le riserve da permessi di costruire, ma fra quelle indisponibili per beni demaniali e patrimoniali indisponibili e per i beni culturali. Nello specifico, dalla istituzione della voce PAIId «Riserve indisponibili per beni demaniali e patrimoniali indisponibili e per i beni culturali», di importo pari al valore dei beni demaniali, patrimoniali e culturali iscritto nell'attivo patrimoniale, la voce PAIIc «Riserve da permessi di costruire» non deve più comprendere le opere di urbanizzazione demaniali e del patrimonio indisponibile finanziate con i permessi da costruire. Pertanto, gli enti locali che non hanno ancora provveduto, sono invitati a riclassificare le riserve riguardanti le opere di urbanizzazione demaniali e del patrimonio indisponibile dalla voce PAIIc alla voce PAIId, e a verificare se le due riserve presentano duplicazioni. In tal caso la voce PAIIc deve essere ridotta, incrementando le altre riserve disponibili del patrimonio netto migliorando, prioritariamente, le riserve che presentano importi negativi.

La precisazione segue la pubblicazione del Dm 10 novembre 2020, relativo alla situazione patrimoniale semplificata per gli enti con popolazione inferiore a 5mila abitanti. Con riferimento al Patrimonio netto, il Decreto ministeriale puntualizza la composizione della voce PAIIc Riserve da permessi di costruire. Essa è rappresentata dall'importo della voce AIIc «Riserve da permessi di costruire» dell'ultimo stato patrimoniale approvato, al netto delle risorse utilizzate per la realizzazione di opere di urbanizzazione aventi natura di beni demaniali e patrimoniali indisponibili a cui si aggiungerà l'importo delle entrate accertate nell'esercizio di riferimento (modulo finanziario del piano dei conti integrato E.4.05.01.01.001 «permessi da costruire») non destinate alla copertura delle spese correnti e non utilizzate per la realizzazione di opere di urbanizzazione aventi natura di beni demaniali e patrimoniali indisponibili; infine dovranno essere sottratti gli ammortamenti riguardanti i beni finanziati dai permessi di costruire diversi dalle opere di urbanizzazione demaniale e del patrimonio indisponibile. Nella riserva da permessi di costruire sono dunque escluse le opere di urbanizzazione demaniali e del patrimonio indisponibile, che sono comprese tra le riserve PAIId.

Questa impostazione interessa tutti gli enti e non solo quelli che optano per il regime semplificato.

In occasione del rendiconto 2020 dovrà pertanto essere ridotta la riserva da permessi costruire dell'importo impiegato per finanziare opere demaniali e indisponibili. La ricostruzione non si presenta tuttavia semplice, in quanto i dati dell'inventario dei beni non riportano obbligatoriamente la fonte di finanziamento, le aliquote di ammortamento dei beni demaniali ed indisponibili in genere sono 2- 3% e pertanto le opere ancora in ammortamento possono riferirsi anche a opere realizzate diversi lustri orsono. Ancora, ulteriori ostacoli si ravvisano nel "travaso", effettuato in occasione del primo anno di adozione della contabilità economico patrimoniale, dell'importo della voce «conferimenti concessioni di edificare» nel conto riserva da permessi di costruire, senza effettuare nessuna analisi sulla sua composizione.

Sempre in tema di contabilità economica la Commissione Arconet ha fornito un'ulteriore precisazione (Faq 46), utile nel caso in cui il fondo di dotazione risulti negativo per l'elevata incidenza dei beni demaniali e patrimoniali indisponibili e dei beni culturali. Il fondo di dotazione negativo – afferma Arconet - non rappresenta una criticità e pertanto non richiede iniziative dirette a fronteggiare la situazione. L'esigenza del chiarimento deriva dalla difficoltà per gli enti di mantenere un Fondo di dotazione positivo, a seguito l'istituzione della voce «PAIId riserve indisponibili per beni demaniali e patrimoniali indisponibili e per i beni culturali».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©