Assessori, la revoca del sindaco è sempre possibile ma il consiglio va informato nei dettagli
Non può essere genericamente motivata da una sopraggiunta "sfiducia"
Il sindaco è eletto direttamente dal popolo per cui ha ampia discrezionalità sia nello scegliere gli assessori sia nel revocarli. I provvedimenti in questione si basano sul vincolo di fiducia sindaco-assessore. Tuttavia se la nomina degli assessori non richiede alcuna motivazione, l'eventuale revoca deve essere motivata; cioè il sindaco deve spiegare le ragioni per cui è venuto meno l'affidamento che riponeva nei confronti dell'assessore da lui stesso precedentemente nominato. Con la sentenza n. 302/2021, il Tar Basilicata ha chiarito che la revoca dell'assessore può ben essere frutto di legittime valutazioni di opportunità "politica" ma non può essere genericamente motivata da una sopraggiunta "sfiducia" del sindaco nei confronti del suo (ex) assessore: il consiglio comunale, garante per i cittadini, va rigorosamente informato di fatti, eventi e vicende.
Le valutazioni del consiglio comunale*
Le motivazioni della revoca del membro della giunta vanno indirizzate al consiglio comunale, il quale può anche disattenderle ed eventualmente votare una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco stesso. Sul presupposto dell'indispensabile rapporto fiduciario sindaco-assessori una eventuale mozione di sfiducia rivolta al sindaco, anche per vicende che dovessero riguardare la giunta o singoli assessori, se approvata dal consiglio comunale può avere conseguenze sulla permanenza del consiglio stesso. In altre parole se il potere di nominare e revocare i membri della giunta si fonda sul fatto che il Primo cittadino, essendo eletto direttamente dai cittadini, è il responsabile del governo locale, è a lui che vengono imputati i risultati dell'amministrazione. Da ciò consegue l'opportuna ricerca della stabilità, al cospetto del consiglio comunale, del rapporto di fiducia tra sindaco e giunta nella sua interezza.
La necessità del richiamo a fatti ed eventi sopraggiunti
A ben vedere talvolta il provvedimento di revoca di un assessore può essere emanato anche se non è venuto meno il descritto rapporto fiduciario, ma per «esigenze dialettiche» all'interno della maggioranza consiliare, tuttavia rimane la natura ampiamente discrezionale del provvedimento in questione, in ogni caso puntualmente motivato. Infatti il provvedimento di revoca dell'assessore può essere annullato, non solo se emanato senza alcuna motivazione ma anche quando le giustificazioni siano di carattere sostanzialmente "arbitrario".