Urbanistica

Bergamo, Verona e Livorno più dinamiche nella riqualificazione

Le politiche di rigenerazione dei centri intermedi, con i fondi Pnrr

di Paola Pierotti

Rigenerazione urbana e recupero dell'esistente, con il plus dell'architettura. Questo il Dna di molti interventi in corso nelle città selezionate da Nomisma per il suo Osservatorio: anche con progetti non recenti, ma che hanno raggiunto step importanti nel loro iter. È il caso di Bergamo dove la giunta comunale ha approvato le modifiche all'atto integrativo all'accordo di programma tra Comune, Regione Lombardia, Università di Bergamo e Cdp Investimenti sul futuro delle ex caserme Montelungo e Colleoni (con un progetto dello studio EBV Barozzi Veiga aggiudicato da Cdp nel 2015). Un passaggio determinante per un maxi-intervento di riqualificazione urbana della città lombarda, anche se i tempi non sono ancora brevi: per la Montelungo manca ancora l'esecutivo e per la Colleoni manca il definitivo, e soprattutto l'Università ha chiesto un parere di congruità al Demanio.

Ecco che il via libera è arrivato di fatto solo con l'acquisto dell'ex Accademia della Guardia di Finanza di via Statuto. Intanto dal Pnrr in città arriveranno 20 milioni per la rigenerazione urbana, «risorse fondamentali con cui finanzieremo 16 progetti che cambieranno la città nei prossimi anni» ha commentato il sindaco Giorgio Gori citando tra gli altri la nuova sede della Gamec, che nascerà dalla trasformazione dell'attuale Palazzetto dello sport, il completamento della valorizzazione del Centro Piacentiniano, il primo lotto del nuovo polo scolastico Mazzi-Calvi, il primo lotto del nuovo archivio storico della Biblioteca Mai in Casa Suardi, la riqualificazione del Campo Utili, la ristrutturazione del Polo Civico della Malpensata e il rifacimento dì diversi campi sportivi nei quartieri della città.Architetti al lavoro anche a Livorno dove a inizio aprile si conoscerà il vincitore del concorso indetto dal Comune per un intervento a scala urbana, che riguarda la via Grande, lunga 700 metri nel cuore della città, dove ai progettisti si è chiesto di lavorare a più livelli fino alla definizione delle pavimentazioni e dell'arredo urbano.

Si cerca un progetto che riguardi tutta una serie di spazi pubblici, e tutte le strade che oggi dividono gli isolati. Architettura e design, dai portici ed estendendosi al tessuto urbano. Intanto in questi giorni è decollato un secondo concorso per le aree mercatali di via Buontalenti e Piazza Cavallotti. «Dovrà risultarne un incremento sia della vocazione commerciale che sociale, accentuandone la qualità urbana, saldandolo al recupero e all'implementazione delle funzioni mercatali e quelle aggregative, con una proposta che tenga conto di una visione del contesto urbano sia specifico che di frangia» ha commentato l'assessore all'urbanistica Silvia Viviani. Due iniziative che hanno a che fare con i luoghi del lavoro, del commercio, dei servizi. Progetti dove la rigenerazione urbana crea infrastrutture per città da abitare. E sempre dal cassetto del Pnrr, la città di Livorno potrà beneficiare di una buona dose di risorse per la rigenerazione urbana a partire dal 28 milioni per il Pinqua negli ambiti di intervento dell'area della Dogana d'Acqua (13 milioni) e dell'area Cisternone, per il nuovo presidio ospedaliero e il quartiere Stazione (15 milioni).

Ne vanno aggiunti altri dieci per interventi di riqualificazione del patrimonio Erp, e due per la trasformazione di un parco.Tra le città medie italiane al lavoro con interventi alla scala urbana si distingue Verona che ha avviato in questi giorni in consiglio comunale l'ultimo passaggio amministrativo della cosiddetta Variante 29, il documento che parte da precise scelte politiche dell'amministrazione per dettare lo sviluppo urbanistico dei prossimi anni. Arrivato l'ok dalla Regione con il parere positivo della Vas, manca solo il voto dell'aula consiliare. Minimo consumo di suolo possibile e pianificazione attenta dei 3,5 milioni di metri quadrati di aree dismesse, in stato di abbandono e inutilizzate: un piano (che include una decina di masterplan guida) e che è pronto a cambiare il volto della città nei prossimi decenni con 300 milioni di investimenti per i lavori di costruzione e dieci sono per le opere pubbliche. Nel mix funzionale ampio spazio all'offerta di residenziale di qualità, a nuove forme di abitare come le senior housing e gli studentati.

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