Notizie Bandi

Comuni, affidamento diretto e procedura negoziata senza bando le formule più usate per assegnare gli appalti

È quanto rileva l'Anac nel focus dedicato ai contratti messi a gara dalle 745 amministrazioni con più di 15mila abitanti

immagine non disponibile

di Mauro Salerno

Sono procedura negoziata senza bando e affidamenti diretti le procedure più utilizzate per l'assegnazione degli appalti comunali. Il dato, in verità ampiamente prevedibile incrociando le soglie normative per gli affidamenti con gli importi medi delle commesse comunali, emerge dal focus sui 745 comuni con più di 15mila abitanti elaborato da Anac nell'ambito del rapporto quadrimestrale sul mercato dei contratti pubblici, relativo al periodo maggio-agosto 2022.

I 745 Comuni su cui Anac ha svolto l'approfondimento rappresentano ben il 60,5% dell'intera popolazione e nel quadrimestre considerato hanno espletato circa 8.800 procedure di affidamento per un valore di circa 4,9 miliardi di euro. Gran parte dei quali assegnati senza passare da una gara aperta a tutti.

In termini di numero, a farla da padrone sono la procedura negoziata senza bando e l'affidamento diretto (rispettivamente per il 28,1% e il 53,9% del totale appalti relativi ai 745 Comuni esaminati). In termini di importo invece la procedura aperta rappresenta il 68,6% del valore complessivamente affidato, «essendo questa utilizzata per gli appalti di maggiore importo», spiega l'Anac, seguita dalla procedura negoziata senza bando con il 20,4% del valore complessivo degli appalti esaminati.

In termini di importo, il 15,6% del valore complessivo è rappresentato da appalti avviati dai Comuni della Liguria, dato influenzato in maniera significativa da un appalto di circa 637 milioni (con procedura aperta) promosso dal Comune di Sanremo per la riqualificazione dell'area del porto vecchio. Seguono i Comuni della Lombardia con il 14,9% e subito dopo i Comuni dell'Emilia-Romagna e del Piemonte con rispettivamente il 7,5% e il 7,4% del valore degli appalti.

A livello di numerosità invece sono i Comuni lombardi ad avere espletato più appalti tra gli enti locali italiani, con un 14,9% del numero complessivo degli appalti esaminati. A seguire i Comuni del Lazio con l'100% e subito dopo quelli della Puglia e della Campania con, rispettivamente, l'8,4% e l'8,2% del numero degli appalti.

Dalla distribuzione delle procedure per tipologia di contratto emerge che i 745 Comuni esaminati hanno espletato, a livello di importo, appalti soprattutto nel settore dei servizi: circa 3 miliardi di euro, pari al 60,2% del valore complessivo degli appalti. Si tratta principalmente di servizi di assistenza sociale e affini, servizi connessi ai rifiuti urbani e domestici, servizi di mensa e servizi di catering. Nel settore dei lavori sono stati espletati appalti per circa 1,8 miliardi di euro, pari al 36,7% del valore totale: si tratta soprattutto di lavori per la costruzione completa o parziale e di ingegneria civile e lavori di completamento di edifici.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©