Appalti

Concessioni, legittimo rivedere il piano economico inficiato dal caro-energia

Lo chiarisce il Nars nella risposta a un quesito posto da un Comune

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di Mauro Salerno

È giusto concedere la revisione del Piano economico finanziario di una concessione a fronte dell'impennata dei prezzi energetici o dei materiali da costruzione. È il chiarimento fornito dal Nucleo di consulenza per l'Attuazione delle linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilità (Nars) in risposta alla richiesta di parere inviata da un Comune.

Al centro della questione sottoposta al Nucleo (che è l'organismo tecnico di consulenza e supporto alle attività del Cipess in materia tariffaria e di regolazione dei servizi di pubblica utilità non regolamentati da una specifica Autorità di settore) c'era la richiesta di chiarimento sulla possibilità di riequilibrare il Piano economico finanziario (Pef) relativo alla concessione per la gestione dell'illuminazione pubblica a fronte dell'impennata dei costi dell'energia.

La risposta del Nars è positiva. L'organismo ha riconosciuto che «l'imprevedibile e straordinario aumento dei prezzi di prodotti petroliferi e dell'energia elettrica e, quindi, dei materiali e generi la cui produzione è a questi correlata costituisce presupposto legittimante la revisione del piano economico finanziario di una concessione avente ad oggetto la gestione di impianti di pubblica illuminazione e la fornitura di energia elettrica».

Nel parere (n.R1 del 25 ottobre) il Nucleo spiega che infatti che l'impennata dei prezzi dell'energia non è un fatto imputabile al concessionario. e può essere considerato « come causa di forza maggiore in grado di alterare l'ottimale allocazione del rischio e l'equilibrio economico finanziario della concessione, trattandosi di situazione straordinaria, aggravata dal conflitto russo-ucraino, che non poteva essere conosciuta o prevista dalle parti,
né dalla pubblica amministrazione più diligente né dall'operatore privato più
accorto, al momento della predisposizione degli atti della concessione».

Nello stesso tempo il Nars ha raccomandato al Comune di « considerare i valori il più possibile aggiornati al momento del riequilibrio e di adoperare il massimo rigore
nell'aggiornamento del canone in fase di esecuzione», chiedendo «una serie di accortezze nella redazione del nuovo Pef e nella modifica dell'atto convenzionale, in particolare a
garanzia della corretta allocazione dei rischi tra le parti».

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