Condono edilizio, no silenzio assenso sull’istanza «dolosamente infedele»
Una cosa è la dichiarazione «conforme a legge», altra cosa è la dichiarazione di cui venga accertata la falsità, spiega il Consiglio di Stato
Un residente in un comune toscano ha chiesto il condono edilizio ai sensi della legge del 1994 per un abuso che molto tempo dopo - e solo a seguito dell’azione di un confinante - si è scoperto essere stato realizzato oltre il termine consentito per la richiesta di condono. L’interessato ha impugnato al Tar Toscana «l’annuIlamento in autotutela della sanatoria eventualmente formatasi per silentium», sostenendo invece che dopo il silenzio di due anni il condono fosse stato rilasciato, «con conseguente...
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