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Foggia spera nel rilancio tra logistica e industria ma paga l’insicurezza

<span class="argomento">In coda. </span>Appena uscita dal commissariamento per mafia, la provincia arretra su giustizia ed economia. Senza prospettive il porto e la zona produttiva

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di Luca Benecchi

“Temo che t’ amo. Io solo. Che resto. Per quel che non ancora accade”. Sono i versi di Pasquale Oda che illuminano d’azzurro l’arco di via Arpi, una delle porte di entrata del centro storico. Una frase di un cittadino che non ne può più della propria città ma che non potrà mai decidere di andarsene altrove come invece tanti altri hanno deciso di fare. Un manifesto generazionale.

Foggia è stata fino a pochi mesi fa il secondo capoluogo di provincia italiano commissariato per infiltrazioni mafiose dopo...