Giubileo, Filca Cisl: forte ritardo, il 73% degli interventi ancora in progettazione
Il sindacato: Tra cantieri aperti e gare in corso si arriva al 27% circa. In aumento imprese e addetti ma anche gli infortuni sul lavoro
«I dati forniti dall’Osservatorio Pnrr e Giubileo di Roma sono davvero sconfortanti: per quanto riguarda il Pnrr è stato messo a terra il 75% delle risorse totali, vale a dire 2,37 miliardi su 3,16. Solo l’11,1% dei lavori è stato concluso, mentre ben il 55,1% delle gare è ancora in corso. Va peggio per il Giubileo: a 215 giorni dall’apertura della Porta Santa, le risorse messe a terra, 1,71 miliardi, rappresentano meno della metà di quelle totali. Sommando i cantieri aperti e le gare in corso si arriva al 27% circa, mentre il resto degli interventi è ancora in fase di progettazione». L’allarme arriva da Nicola Capobianco, segretario generale della Filca-Cisl di Roma, secondo cui «gli incidenti nei cantieri, le malattie professionali, i ritardi per le opere previste dal Giubileo e dal Pnrr» rappresentano «le prime avvisaglie della fine del boom: sull’edilizia a Roma e provincia ci sono più ombre che luci, dopo l’exploit degli ultimi anni». «Per questo - secondo il sindacalista - è importante che tutte le parti sociali si attivino al più presto per studiare le misure più idonee sia a garantire la tenuta del sistema che la qualità del lavoro nei cantieri, a partire dalla sicurezza».
La priorità resta la sicurezza: nella provincia di Roma sono morte dall’inizio dell’anno 52 persone, di cui 30 a Roma. Più in generale, «anche nel nostro territorio, come in tutta Italia, si registra un preoccupante aumento sia degli incidenti nei cantieri, con lesioni anche permanenti per i lavoratori coinvolti, che delle malattie professionali». Il superbonus e il Pnrr dopo hanno indubbiamente stimolato l’attività edile. «Nel periodo ottobre 2023-febbraio 2024 - ricorda il sindacato - i lavoratori iscritti in Cassa edile a Roma sono stati ben 36.575, in aumento del 3,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In aumento dell’1% le imprese edili, che sono 7.945. Segno positivo anche per la massa salari denunciata e per le ore di lavoro». Per mantenere elevati questi numeri, i sindacati chiedono a «tutti i protagonisti, istituzioni, aziende, sindacati, di sedersi al tavolo e portare ciascuno il proprio contributo per sostenere il settore e per garantire la qualità del lavoro, a partire dalla professionalizzazione, dalla dignità e dalla sicurezza dei lavoratori».