Il Consiglio di Stato cambia rotta: il silenzio assenso si applica anche ai pareri della Soprintendenza
Se è reso tardivamente nell’ambito di una conferenza di servizi è come se non fosse stato emanato
Il silenzio assenso è applicabile anche al parere della Soprintendenza che, se è reso tardivamente nell’ambito di una conferenza di servizi è come se non fosse stato emanato. Lo afferma la quarta sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 8610/2023, prospettando un cambio radicale di prospettiva.
Il caso
Il proprietario di un terreno ha chiesto il rilascio del permesso di costruire per l’edificazione di una residenza turistico-alberghiera e ha formulato domanda di autorizzazione paesaggistica...