Isolamento termico, dalla Puglia arrivano i pannelli a base di paglia di riso
La soluzione brevettata da Green Tech Industry, start up di Bari, entrerà in produzione nelle prossime settimane
Pannelli termoisolanti realizzati con paglia di riso fornita dalle risaie del nord Italia, miscelata con fibre termofusibili, utili per l'isolamento termico a cappotto per edifici, dal ciclo di vita compreso tra 30 e 40 anni e dalla forte resistenza al fuoco. Su questa alternativa ai pannelli realizzati in prodotti petrolchimici, come il polistirolo e le fibre chimiche, lavorano da due anni quattro giovani ingegneri e tecnici della Green Tech Industry, una start up nata a Bari, a marzo 2022, che ha brevettato questa innovazione che entrerà in produzione nelle prossime settimane.
Utilizzando materiali naturali ed ambientalmente sostenibili, questi pannelli - che misurano 70X120 cm con spessori vari da 5, 10 e 15 cm - non solo migliorano le condizioni di salubrità e comfort nelle abitazioni, ma limitano le emissioni nocive proprie del processo produttivo dei materiali da costruzione. Questa innovazione incrocia dunque la filiera agricola i cui scarti sono materia prima per quella edile. L'idea è nata nell'ambito del Distretto dell'Edilizia sostenibile pugliese, guidato da Salvatore Matarrese, che ha messo in rete diverse competenze ottenendo un sistema di cappotto termico altamente sostenibile e performante in termini di isolamento termico, di coibentazione acustica, di resistenza e di densità.
«Per la nostra start up - spiega Antonio Paccione, presidente di Green Tech Industry - si tratta di operare in un mercato enorme. Bisogna riqualificare in Italia 9 milioni di edifici per rispettare la direttiva Ue che prescrive l'obbligo della classe energetica D. Si prevede una spesa di 65 miliardi . La domanda è dunque altissima: per questo per la nostra startup prevediamo di raddoppiare il fatturato da 1,5 a 3 milioni in soli due anni».