Medici di famiglia, si cambia: i nuovi nelle Case di comunità
Si lavora a un testo di legge: ipotesi dipendenza per i neo-assunti, mentre chi resta negli studi in convenzione con il Ssn dovrà mettere a disposizione un numero minimo di ore nella Sanità territoriale
I nuovi medici di famiglia saranno assunti direttamente dal Servizio sanitario nazionale per lavorare sul territorio dove saranno assegnati dai distretti prioritariamente alle oltre 1400 Case di Comunità che apriranno in tutta Italia entro metà del prossimo anno grazie ai fondi del Pnrr. I giovani dottori che decideranno dopo la nuova specializzazione universitaria in cure primarie di diventare medici di famiglia non saranno più infatti come oggi dei “liberi professionisti” che siglano una convenzione...