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Metrò C di Roma, parte lo scavo della «archeostazione» sotto Piazza Venezia

Posata la prima pietra. Gualtieri: Roma non abbia paura dei cantieri. Salvini: primo treno nel 2032, come il Ponte di Messina. L'ad di Webuild Pietro Salini: Vogliamo fare presto e bene

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di M.Fr.

«Questo 2032, diciamo che in 9 anni finiamo tutto, può essere rivoluzionario: la Tav, la prima auto sul ponte di Messina, il primo treno a piazza Venezia». La stima del tempo necessario per realizzare la stazione di Piazza Venezia della linea C della metropolitana di Roma arriva dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, intervenuto alla cerimonia della prima pietra di un cantiere importantissimo e delicatissimo, quello per realizzare appunto la centralissima fermata della terza linea della metropolitana della Capitale. Un tempo di 9 anni, mediano rispetto alla durata di 10 anni prevista dal progetto e l'anticipo a 8 anni auspicato dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, «per limitare l'impatto sulla città». L'informazione sul costo dell'opera arriva invece dall'assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patané. «Questa stazione costerà circa 700 milioni di euro rispetto a una media di 100-150 milioni», ha detto, sottolineando che «chi la realizzerà entrerà nella storia».

Stazione P.Venezia Metro C - Render della vista dall'Atrio del Museo dalla Via Flaminia

Un cantiere delicatissimo, che si immerge in uno dei punti della città più noti al mondo. Ne è consapevole il sindaco di Roma che cerca di contrastare sul nascere le preoccupazioni per l'impatto dei lavori sull'area. «Roma non deve avere paura dei cantieri e delle opere pubbliche», dice Gualtieri, riconoscendo che l'opera rappresenta «il cantiere più sfidante del sistema metropolitano mondiale» e che, una volta realizzato, potrà dare alla città un «valore aggiunto senza precedenti». Un valore non solo per la mobilità cittadina e turistica ma anche per la fruizione del patrimonio storico-archeologico, assolutamente dominante nell'area. Non a caso la futura fermata di Piazza Venezia viene definita una "archeostazione" concepita per essere porta di accesso al sistema museale-archeologico e un museo essa stessa, con l'esposizione di reperti che saranno inevitabilmente intercettati nel corso dello scavo.

Stazione P.Venezia Metro C - Render della vista da Via dei Fori -Vista dell'Atheneum di Adriano dal podio prospiciente a Santa Maria di Loreto

Come è noto, l'appalto, è stato commissionato da Roma Metropolitane e realizzato dal consorzio Metro C, guidato da Webuild e Vianini Lavori (e con Cmb, CCC e Hitachi). «Noi - ha ricordato l'ad di Webuild Pietro Salini senza troppo concedere alla modestia - succediamo ad Astaldi in questa operazione, abbiamo preso la Metro C dal fallimento, e l'abbiamo fatta risorgere, ora cercheremo di fare tutto il possibile per fare presto e bene». La stazione, che sarà ricavata esattamente al di sotto dell'omonima piazza, si svilupperà su otto livelli interrati, avrà tre accessi, 27 scale mobili e raggiungerà una profondità di circa 45 metri. L'intero primo livello interrato sarà dedicato ad area museale e ospiterà l'esposizione dei reperti. Da lì i viaggiatori avranno accesso diretto alle aree museali di Palazzo Venezia, ai resti degli Auditoria di Adriano, al Parco Archeologico dei Fori Imperiali e al Vittoriano. Complessivamente, la linea C della metropolitana di Roma prevede una lunghezza di 26 chilometri con 29 stazioni, di cui ad oggi 22 operative (per 19 km di linea), tre in costruzione (Colosseo-Fori Imperiali e Porta Metronia, oltre Venezia) e 4 in fase di progettazione.

Stazione P.Venezia Metro C - Vista del Cunicolo di Collegamento con il Vittoriano e l'Insula dell'Ara Coeli
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