Misura Pnrr per le mense scolastiche: mancano 92 progetti per centrare l'obiettivo europeo
Rispetto al target di mille strutture da costruire o rinnovare in tutta Italia, sono stati finanziati 908 interventi con 429 milioni di euro. Il 58% sono nuovi edifici
È quasi a portata di mano il target europeo che prevede l'impiego di fondi stanziati dal Pnrr per la costruzione o il rinnovamento di mille mense scolastiche in tutta Italia (di cui il 40% al Sud, come da obbligo di legge) entro il 2025. Secondo le graduatorie pubblicate sul sito del ministero dell'Istruzione e del Merito a fine gennaio 2023, infatti, i progetti finanziati sono 908, per un totale di circa 429 milioni di euro di investimento. Come evidenzia Cittadinanzattiva nel suo report sulle mense scolastiche, i fondi finanziano nel complesso 528 nuove mense, di cui 230 (48%) si trovano nel Mezzogiorno. Le nuove costruzioni, dunque, rappresentano solo il 58% degli interventi; il 23% prevede la demolizione, la ricostruzione e l'ampliamento di strutture esistenti e il 19% la riqualificazione e la messa in sicurezza. Gli edifici che saranno costruiti ex novo costituiscono un indicatore importante: sono la cartina di tornasole di nuovi territori (e nuove famiglie) che potranno avere accesso a un servizio che prima non esisteva, beneficiandone su più fronti. Il potenziamento delle mense, infatti, non è un obiettivo in sé e per sé, ma rientra in un piano più complesso che prevede l'incremento degli istituti che offrono il tempo pieno, favorendo l'impiego femminile e la parità di genere in linea con gli obiettivi imposti da Next Generation Eu. Il servizio mensa è utile anche ad assicurare un pasto nutriente e bilanciato ai bambini: secondo un'indagine Istat 2019 il 10% delle famiglie italiane non può permettersi di mettere in tavola carne o pesce ogni due giorni.
Iter complesso
Attualmente in Italia gli edifici scolastici statali con la mensa sono poco più di un terzo (33,6%) del totale: 13.533 sui 40.160 scuole. Nell'ambito della missione 4 del Pnrr sono stati finanziati, come già detto, quasi mille tra nuove costruzioni e ristrutturazioni di strutture già esistenti. L'iter per arrivare all'elenco definitivo dei progetti finanziati non è stato lineare: con il primo bando (del valore di 400 milioni), chiuso il 28 febbraio 2022, sono stati finanziati solo 600 progetti, impiegando una dote di quasi 300 milioni di euro. La seconda fase è stata avviata a settembre 2022, con circa 100 milioni avanzati dallo stanziamento iniziale, ai quali il ministero dell'Istruzione ha aggiunto altri 200 milioni di euro: le graduatorie definitive, che contano appunto 908 progetti, sono state pubblicate a fine gennaio 2023 e i termini per l'aggiudicazione dei lavori, inizialmente previsti per il 31 marzo 2023, sono stati prorogati al 31 agosto di quest'anno. Il limite temporale entro il quale avviare i lavori – inizialmente sarebbe stato il 30 giugno – dovrebbe essere di conseguenza posticipato. E non è noto se i fondi avanzati verranno ribanditi nel tentativo di centrare l'obiettivo Ue o destinati altrove.
La mappa degli interventi
A livello geografico, la Regione che si è aggiudicata il maggior numero di interventi (105) – e un bottino da 48 milioni di euro – è la Campania, che attualmente, secondo i dati ministeriali, conta 543 edifici scolastici con un «ambito funzionale a mensa». La quota più consistente di fondi, tuttavia, va alla Lombardia, che incassa 69 milioni di euro per 104 progetti, di cui 58 nuove costruzioni. Queste ultime vanno ad aggiungersi alle 2020 scuole con la mensa che già esistono e fanno della Lombardia la seconda regione italiana per numero di edifici scolastici con la mensa, dietro al Piemonte, che ne ha attualmente 2.028 e riceverà 27,7 milioni per 58 interventi. Tra le regioni del Sud i cui Comuni hanno avuto in assegnazione più fondi, invece, ci sono la Puglia – che riceverà 34,7 milioni di euro per 78 interventi di cui 43 nuove costruzioni – e la Calabria, che incasserà poco meno di 30 milioni di euro per 80 progetti di cui 46 nuovi edifici. Sempre nel Mezzogiorno arriveranno anche Fondi Pon (Asse II, azione 10.7.1) per quasi 85 milioni di euro, che prevedono 268 interventi (le mense sono solo 18).