Amministratori

Niente accesso civico se sono presenti interessi particolaristici del richiedente

La richiesta a ben vedere disvelava un potenziale uso distorto dello strumento, nella specie giustificato da esigenze di studio per l’associazione a cui era iscritto il richiedente

immagine non disponibile

di Pietro Alessio Palumbo

Secondo il Tar Lazio (sentenza n. 11117/2025) le istanze di accesso civico, per quanto molto più agili e facilmente accoglibili rispetto a quelle del tradizionale accesso agli atti devono in ogni caso superare ben due test: non solo il test dell’interesse pubblico ossia il vaglio delle finalità generali; ma anche il «test del pregiudizio» ossia il controllo della sussistenza di interessi contrapposti che possano essere pregiudicati dall’ostensione, comparando la finalità sottesa all’istanza ostensiva...